Tratto da Orizzontiscuola.it
Ieri, accogliendo alcune segnalazioni da parte di nostri lettori, per primi avevamo posto alcuni dubbi sul funzionamento della griglia per l'attribuzione dei punteggi delle prove Invalsi. Il MIUR ha ammesso l'errore e, come scritto sul comunicato concernente la questione "il problema è stato tempestivamente individuato dai tecnici dell'INVALSI ed è stato risolto. Sono state inviate infatti alle scuole le istruzioni per la ricorrezione automatica dei punteggi e per la relativa traduzione in voti"
L'email dell'Invalsi per comunicare l'errore e la nuova griglia riveduta e corretta è giunta alle ore 20.16. Ciò ha comportato comunque una rivisitazione del lavoro già svolto in giornata. L'errore era presente nella griglia relativa alla prova d'Italiano e coinvolgeva tutto il blocco A. Se infatti il candidato avesse dato 15 risposte esatte, il sistema gli avrebbe assegnato 10 punti invece di 20. 10 punti sono tanti, ma l'errore era effettivamente circoscritto.
Le reazioni da parte dei media a questa imprecisione ha smosso il MIUR stesso che ha emanato un comunicato per ridimensionare l'accaduto. Soprattutto a seguito dei comunicati sindacali che denunciavano un lavoro straordinario da parte dei docenti a causa dell'errore.
Così lo SNALS denunciava "un aggravio di lavoro del personale docente impegnato ripetutamente nella rielaborazione delle correzioni e delle operazioni conseguenti". La CISL che riteneva "certamente non è trascurabile il disagio che anche in questa circostanza ricade sugli insegnanti, chiamati a rimediare ad errori non propri con un sovrappiù gratuito di lavoro". La Gilda che ha ritenuto l'errore "un danno enorme sia per i docenti, che saranno costretti a ripetere tutto il lavoro, sia per gli studenti la cui serenità viene turbata in un momento importante" e per tale motivo hanno richiesto "con fermezza che i test Invalsi siano eliminati dall´esame di terza media". Abolizione richiesta anche da Professione Insegnante e a causa di questi errori materiali l'associazione invita la Gelmini perchè "dia disposizioni ai presidenti affinché non si tenga conto delle prove negli esiti degli esami di scuola media 2010/11".
Come ha ricordato la CISL, la polemica è caduta proprio nel giorno in cui i precari dell’Invalsi reclamavano, davanti al Ministero, "una diversa e più alta attenzione per il proprio lavoro, a cui da troppo tempo manca un adeguato sostegno, anzitutto finanziario". L'attenzione ricevuta ieri non era di certo quella sperata
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