A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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mercoledì 24 ottobre 2012

INVALSI: servono gli indicatori sull’inclusione

a cura di Salvatore Nocera
In molte scuole si è spesso discusso, negli ultimi anni, circa la legittimità delle note prove INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione), sia riguardo al confronto degli apprendimenti fra gli studenti dei Paesi dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economici), sia rispetto alla qualità del sistema scolastico italiano. In tal senso, alcuni Collegi di Docenti ne avevano negato la validità e la legittimità, rifiutandosi di svolgerle.
Ora, con la Sentenza 212/12 del 3 luglio scorso, il Tribunale Civile di Trieste ne ha confermato la validità, facendo anche chiarezza sulla base delle seguenti argomentazioni: le prove INVALSI non sono una novità degli ultimi anni, perché già l’articolo

domenica 21 ottobre 2012

DSA, IDO: il 10 novembre convegno su Dislessie e Ruolo della Scuola

Ho linkato questo articolo perchè il mio scopo è dare uno scossone, e fare in modo che si aprano confronti. A mio giudizio chi dovrebbe si sta appiattendo o non fa abbastanza (mi riferisco alla scuola), e perchè non provocare suscitare interessi anche se con divergenze di opinioni. Io sono contro l'etichettatura e la medicalizzazione, non deve parlare di cura, si deve parlare solo di comprensione e trovare strategie e alternative per garantire un'equa possibilità a tutti i DSA.
Per quanto riguarda l'ultima parte del post, io non ne sono l'autore, non sono uno specialista, ma un genitore e fermamente posso dire che i ragazzi dsa a volte soffrono di comportamenti strani da parte di gente cosidetta normale, e se a volte reagiscono lo fanno per difesa.
 
 
DSA, IDO: il 10 novembre convegno su Dislessie e Ruolo della ScuolaMa quanti sono i bambini con Disturbi specifici dello sviluppo (Dsa) in Italia? “Dai numeri sembriamo tutti dislessici. Si leggono percentuali di incidenza che variano dal 5 al 20%, ma in realtà si tratta di dati improbabili. Dovremmo soffermare l’attenzione sui criteri con cui vengono svolte le diagnosi sui Dsa, perché la valutazione numerica e la descrizione di un comportamento non determinano l’eziologia di quel problema”.
La pensa così Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), che il 10 novembre a Roma presenterà il XV° convegno nazionale su ‘Le dislessie. Il ruolo della scuola nella complessità degli apprendimenti’, presso l’Istituto Regina Elena in Via Puglia 4. “Anche nei test della dislessia - ha proseguito lo psicoterapeuta - non si cerca di capire qual è l’origine della difficoltà ma si va a vedere in quanto tempo il bambino compie l’errore e di che errore si tratta. Questa però - ha precisato - è sempre una descrizione e non una diagnosi e la potrebbero fare tutti, a partire dalle insegnanti. Invece, una valutazione efficace dovrebbe vedere ciò che si cela dietro il problema andando oltre la sua manifestazione. Infatti al convegno noi parleremo delle ‘Dislessie’ poiché sono varie le cause che possono determinare un disturbo di apprendimento e capirle ci aiuterebbe a curarlo in modo tempestivo ed efficace”. Ma c’è anche un’altra idea, che ultimamente sta circolando all’interno di una corrente di specialisti, su cui l’IdO ha un’opinione differente e che riguarda la convinzione che un disturbo del comportamento, o la dislessia, abbia un’origine unicamente di tipo genetico. “Dire questo - ha concluso Castelbianco - significherebbe escludere ogni altra causa e determinare un’etichetta inamovibile che condizionerebbe negativamente la vita dei bambini a cui è stata data”.

Maestri del mondo: due giornate per riflettere di scuola e intercultura

Maestri del mondo: due giornate per riflettere di scuola e intercultura

L'Assessorato alla Scuola e Istruzione del Comune di Napoli ha organizzato per le giornate di Venerdì 26 e Sabato 27 Ottobre, in due importanti momenti di confronto a carattere nazionale sui temi dell'intercultura e del ruolo dei maestri nell'educazione dei bambini e delle bambine.
Due temi che oggi si caratterizzano come una priorità per una città come Napoli che se da un lato vede sempre di più l'immigrazione diventare elemento stabile del proprio territorio d'altra parte deve fare i conti con una crisi economica e sociale che rischia di incrinare il tradizionale clima di accoglienza e convivenza tra migranti e cittadini napoletani. La scuola pertanto si trova a tessere intrecci profondi con il tema dell'intercultura e della costruzione di comunità educanti e solidali.
La prima giornata dell'evento, organizzata in collaborazione con la Rete Italiana dei centri Interculturali, e con il centro interculturale "Nanà" di Napoli, ha come argomento di confronto il tema: "Abitare le differenze: fare intercultura fra fragilità, distanze e risorse del territorio".
La seconda giornata, organizzata in collaborazione con il MIUR - Direzione Generale per lo Studente - e con Save the Children, concentra la sua attenzione sulla figura dei maestri e delle maestre. La giornata, dal titolo "Maestri nel mondo: viaggio, alfabeti, esperienze" vuole essere un momento di narrazione e riflessione collettiva capace di coinvolgere in primo luogo, e come veri e principali protagonisti, le maestre e i maestri elementari napoletani insieme a quelli provenienti da altre parti di Italia e del mondo (con particolare attenzione ai paesi da cui provengono gran parte dei bambini e bambine di cittadinanza non italiana inseriti nelle scuole napoletane).
E' possibile registrarsi sul sito:
www.maestridelmondo.comune.napoli.it o inviando una mail a maestridelmondo@comune.napoli.it.