Ven, 24/06/2011 - 06:53
Gilda degli Insegnanti di Venezia* - Alla fine di giugno stiamo aspettando tra le tante cose:
- L’ordinanza e gli allegati per le graduatorie di Istituto anche se il dott. Chiappetta del MIUR ha emanato una circolare che stabilisce il termine di presentazione al 30 giugno..
- Il disconoscimento dei commissari ad acta che hanno imposto l’inserimento a pettine nelle vecchie graduatorie dei ricorrenti al TAR del Lazio e al Consiglio di Stato dopo anche se la Cassazione ha in più occasioni ribadito che è il giudice ordinario e non quello amministrativo quello competente per i ricorsi avverso le graduatorie.
- Il contingente di immissioni in ruolo per l’a.s. 2011-12
- La definizione dei criteri con i quali saranno effettuate le immissioni in ruolo (sulle vecchie graduatorie, sulle vecchie graduatorie “pettinate”, sulle nuove graduatorie..??? Tutte le procedure dovrebbero essere concluse entro il 31 agosto…
- I decreti attuativi dei TFA che dovrebbero essere attivati nelle università per il conseguimento dell’abilitazione. Mancano ancora i contingenti suddivisi regionalmente e per classi di concorso. In tanto i soliti furbi si fanno i soldi vendendo corsi di preparazioni bidone approfittando della situazione sciagurata dei precari non abilitati.
- La riorganizzazione con regolamento delle “nuove classi di concorso” che è necessaria per provvedere alla definizione dei contingenti per le immissioni in ruolo e per la determinazione degli organici delle scuole superiori.
- Le linee guida per i trienni dei tecnici e professionali. Intanto si va avanti nella confusione e nella approssimazione
Questo è il governo del fare per finta, degli spot pubblicitari e della propaganda. Il Miur è ormai al collasso. La Ministra Gelmini tace o non è in grado di esprimere una qualche idea di politica scolastica. Il Ministro Brunetta continua a fare figuracce e a minacciare tutti e tutto in nome di una meritocrazia che evidentemente non fa parte del suo curriculum.
VERGOGNATEVI. LA SCUOLA PUBBLICA HA PAGATO (120.000 posti di lavoro tagliati, 8,5 miliardi di € tagliati in bilancio) E CONTINUA A PAGARE PER L’INCOMPETENZA DI UNA CLASSE DI GOVERNO INCAPACE.
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