A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

venerdì 28 giugno 2013

"I nostri perché: la didattica nei campus" approfondimento con Giulia Lampugnani

.Gianluca Lo Presti & testimonianza genitore parlano di Dislessia e DSA in televisione .


BES: Piano rinviato e sperimentazione per il prossimo anno

Il Miur, dopo un animato incontro con i sindacati scuola che chiedevano chiarimenti sui BES, sui relativi adempimenti di fine anno e sulla destinazione delle risorse, è uscito con una nota urgente (prot. 1551 del 27.6.2013) con la quale rivede alcune impostazioni della circolare n. 8 del 6 marzo scorso sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Nei giorni scorsi Tuttoscuola, nel riferire le difficoltà di molte scuole per definire il Piano annuale di inclusività (PAI) 2013-14 per i BES entro il 30 giugno, rilevava come quella scadenza, in un mese carico di mille adempimenti, fosse poco logica e fuori tempo.
Considerando anche che i BES avevano fatto il loro ingresso ufficiale nel sistema scolastico soltanto da pochi mesi, Tuttoscuola aveva suggerito di soprassedere, per quest’anno, alla definizione del Piano e di rivedere, per il prossimo anno, una scadenza anticipata con alcuni correttivi e chiarimenti, come, ad esempio, la destinazione corretta dei posti di sostegno (solo per disabili o anche per i BES?).
Il Miur ha di fatto sospeso il termine del 30 giugno per la definizione del Piano, anche se ha utilizzato una formula indiretta, prevedendo che in questa prima fase di attuazione, tenuto conto del sovrapporsi di vari adempimenti collegati con la chiusura del corrente anno scolastico, ciascun Ufficio Scolastico Regionale,nell’ambito della propria discrezionalità e sulla scorta delle esigenze emergenti nel proprio territorio di competenza, definirà tempi e modi per la restituzione dei PAI da parte delle Istituzioni scolastiche.
La nota ministeriale chiarisce un passaggio controverso della circolare n. 8, precisando, molto opportunamente, che Resta fermo che il PAI non sostituisce le richieste di organico di sostegno delle scuole, che dovranno avvenire secondo le modalità definite da ciascun Ambito Territoriale.
Infine la nota, tenendo conto della complessità indotta dai BES sull’organizzazione scolastica, dispone, ragionevolmente, che il prossimo anno scolastico dovrà essere utilizzato per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative.

tuttoscuola.com venerdì 28 giugno 2013

giovedì 27 giugno 2013

PROF. ...

Bellaria. In un libro l’impegno della città sul fronte dei disturbi specifici di apprendimento.

BELLARIA. E’ stato distribuito in questi giorni nelle scuole dell’infanzia statali, comunali e parrocchiali di Bellaria Igea Marina, il volume B.E.A. (Benessere Apprendimento Scuola): la pubblicazione raccoglie il lavoro condotto negli ultimi anni da un gruppo di insegnanti di Bellaria Igea Marina, in collaborazione con esperti del settore, sul tema dei disturbi specifici di apprendimento (D.s.a.).

Nell’autunno sono anche in programma incontri con i genitori e tutta cittadinanza, per illustrare quella che è una vera e propria eccellenza, non solo locale ma nazionale, del settore scolastico di Bellaria Igea Marina, articolata sia in un lavoro di prevenzione presso la scuola dell’infanzia e con i bambini di prima elementare, sia in un sostegno concreto negli anni scolastici successivi, verso quei bambini che palesano difficoltà nell’apprendimento.

“L’Amministrazione ha creduto fortemente in questo progetto, come testimonia l’impegno economico di oltre 11.000 euro in due anni: un’esclusiva del nostro Comune nel territorio provinciale e regionale – spiega con soddisfazione l’Assessore alla Scuola Filippo Giorgetti – Crediamo che una società sia quanto più sviluppata ed evoluta, quanto più sappia essere attenta e propositiva nei confronti delle fasce più deboli, soprattutto nel campo della formazione e della crescita. Il progetto che Bellaria Igea Marina porta avanti in tema di D.s.a. traduce la volontà di offrire pari opportunità a tutti gli alunni, e per questo coinvolge ogni plesso e ordine di scuole sul nostro territorio, dalle Scuole dell’infanzia, comunali, paritarie e statali, alle Scuole Medie di Primo Grado.”

Un approccio, quello scelto dal Comune di Bellaria Igea Marina nei confronti delle difficoltà di apprendimento, ispirato a precisi orientamenti sociali e culturali.

“L’Amministrazione crede nella cosiddetta comunità educante, in cui tutte le componenti di una società collaborano al fine di crescere e dare opportunità alle nuove generazioni, investendo così sul proprio futuro a partire dal mondo della scuola e della famiglia quali ambienti privilegiati ma non esclusivi, integrati e non alternativi per lo sviluppo e la formazione dei più piccoli. Un approccio equo e consapevole, per far star bene a scuola i nostri bambini, cercare di combattere l’abbandono scolastico, prevenire forme di disagio giovanile e per sostenere le famiglie, perché in caso di difficoltà di apprendimento è tutto il sistema famiglia ad essere coinvolto e ad avere bisogno di supporto: anche per questo”, conclude Giorgetti, “un sentito ringraziamento va ai docenti ed agli specialisti che portano avanti il progetto”.

mercoledì 26 giugno 2013

Le Iene – TROMBETTA: Fonzie e la dislessia – Puntata del 2 giugno 2013 (video)

L'attore americano Henry Winkler tratta con la consueta ironia e leggerezza il tema della dislessia, disturbo che non gli ha impedito di diventare.....il Fonzie di Happy Days!


Il video inizia spiegando cosa è la dislessia, un disturbo dell’apprendimento di cui hanno sofferto personaggi famosissimi tra cui Leonardo, Enstein, Mohammed Alì, J. Lennon, Kennedy etc.
Tra essi anche l’attore Henry Winkler, meglio conosciuto come…Fonzie! Nell’ intervista a Le Iene si presenta così: “ho 67 anni, cammino senza bastone e sono più alto di quanto facevo Happy Days!” .
Racconta di aver scritto dei libri per bambini spiegando loro la sua vita da dislessico, le sue difficoltà scolastiche e ricordando quando gli dicevano di essere stupido. Invece – spiega l’attore – la dislessia non è una malattia, ci si nasce ma è solo un disturbo neurologico. Anche lui ha dovuto superare i problemi che incontrava soprattutto nell’imparare i copioni durante i provini, ma ricorda come la soluzione fosse memorizzare la parte il più velocemente possibile e per il resto …improvvisare! A questo punto Trombetta gli propone di fare un finto provino, indossando il famoso giubbotto di pelle (ma Fonzie inaspettatamente dichiara di non indossare più pelle da anni) e leggendo un copione e, a sua insaputa, viene inserita l’ultima frase: “con le moto sono una pippa!” ed infatti egli ammette di non aver mai saputo andare in moto.

Poi l’attore ricorda con nostalgia i colleghi di Happy Days che definisce “una famiglia” ed in proposito gli viene chiesto di fare un gioco e di spendere una parola per ognuno dei colleghi: si parte da Howard Cunningham, ma Henry dice subito “sad”-triste perchè lui è morto; definisce Marion “la donna migliore del 21° secolo”; Joanie “l’ho conosciuta che aveva solo 9 anni”; Potsie “un uomo d’affari e regista di molte serie tv”; Ralph, un uomo meraviglioso; Alfred, un eremita ed infine Ricky che diceva da sempre di voler diventare regista e oggi è uno di quelli di maggior successo: anzi, Henry si candida ad essere uno dei protagonisti del suo prossimo film!
L’attore diventa invece riservato su domande più intime, ad esempio su quante donne abbia avuto, o se qualcuna gli abbia mai chiesto di “farlo col giubbotto” ma Fonzie risponde che un gentleman non dice mai queste cose. Stessa bocca cucita sui consigli per conquistare una ragazza, ma l’attore non esita a rispondere sui 3 suggerimenti da dare a un bimbo dislessico: “ricordati che sei forte” – “ricordati che nonostante i risultati che ottieni a scuola sei intelligente”; “non dimenticare mai qual è il tuo sogno ed inseguilo ogni giorno!”

Per vedere il video completo
clicca qui.

Marco Iannacone| Combattere la dislessia a scuola con l’uso dei tablet: Qualche suggerimento e nuove opportunità

I ragazzi dislessici non hanno problemi intellettivi pertanto, se opportunamente aiutati, possono completare con successo il percorso di studi ed inserirsi nel mondo del lavoro al pari di qualsiasi altro studente.

Si è concluso da poco il Forum sulla Pubblica Amministrazione dove si è parlato anche di Scuola Digitale con interventi da parte del MIUR.

Sono molteplici le iniziative intraprese negli ultimi anni con l’obiettivo di traghettare la scuola verso il mondo digitale ed altri sono previsti per gli anni a venire.

Senza alcuna presunzione di poter definire io delle priorità (non sono un professore ne’ uno specialista dell’argomento) sento il dovere di segnalare alcuni suggerimenti ed opportunità sulla base dell’esperienza lavorativa accumulata sul campo nell’ultimo anno.

Scusate, non mi sono ancora presentato: sono un moonlighter (
def. su wikitionary) che da circa un anno sta lavorando alla realizzazione di un tablet a supporto dei bambini dislessici a partire dalla scuola primaria.

A dicembre 2012, abbiamo iniziato una sperimentazione in 7 scuole romane nelle quali il nostro tablet (EdiTouch) e’ stato fornito a 230 bambini con DSA affinché lo utilizzassero a casa e a scuola nelle attività di studio. Il progetto – coordinato e supervisionato dalla ASL Roma D e dall’Università di Roma – ha visto la formazione tecnica di Insegnanti e genitori e prevede un monitoraggio per 18 mesi dell’utilizzo di EdiTouch al fine di verificarne l’efficacia e fornire indicazioni al suo miglioramento che ne consenta una evoluzione che consenta di coprire le esigenze degli studenti.

Gli
strumenti digitali sono davvero abilitanti per i ragazzi dislessici ed è essenziale che – pensando ad iniziative in questo campo – si tenga conto anche delle loro esigenze; propongo qui alcune integrazioni e modifiche minime a leggi e regolamenti esistenti che avrebbero però un impatto estremamente alto in termini di benefici per studenti con bisogni educativi speciali (BES).

Il riconoscimento dei Bes e il docente di sostegno: due realtà inconciliabili?

24-06-2013 - Tiziana Amoroso

Il docente curricolare dovrà implementare il PDP in caso di mancata certificazione.

Con la direttiva emanata il 27 Dicembre 2012 " Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni educativi speciali (BES) e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" ed il recente decreto del 6 Marzo 2013, sono stati riconosciuti gli interventi didattici mirati, di competenza degli insegnanti di sostegno, per poter attuare il Piano Didattico Personalizzato per i BES.

Fin qui niente di preoccupante ma, se da un lato il riconoscimento di questa categoria porta ad interventi educativi specifici attraverso l'utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, dall'altro la paura è che il docente di sostegno, garantito grazie all'applicazione della Legge quadro 104 del 1992 e dalla Legge 170/2010 non sarà più necessario, in quanto, saranno chiamati gli stessi docenti curricolari ad implementare i Piani didattici personalizzati .

Nella categoria dei BES rientrano i DSA (disturbi specifici di apprendimento e che non hanno ottenuto certificazione delle ASL nell'arco dell'anno scolastico), gli stranieri e chi proviene da situazioni familiari e sociali svantaggiate. Il docente di sostegno sarà chiamato ad intervenire solo in casi gravi, cioè nell'ipotesi di una disabilità legata ad una menomazione che crea handicap. Gli insegnanti curricolari che verranno coinvolti nella compilazione del PDP sono quelli che operano soprattutto nella scuola secondaria di I e II grado, perché nelle scuole primarie attraverso attività di screening effettuate dalle stesse ASL è facile intervenire in modo immediato (per quanto riguarda i DSA) e la necessità dell'insegnante di sostegno è ancora avvertita perché è intervenendo in modo specifico da piccoli, che molte problematiche si possono "risolvere".

Purtroppo ancora oggi, riconoscere una difficoltà da parte dei genitori in un proprio figlio è materia assai difficile e le famiglie, circondate forse da medici superficiali, ritengono di aiutare il proprio bambino celandone la condizione e i docenti si trovano di fronte delle problematiche che oggi devono saper affrontare.

Lo spartiacque sembra diventare proprio il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado nella quale viene "svelata" , assai tardivamente, la disabilità da una diagnosi di un neuropsichiatra. Nelle scuole secondarie, infatti, ci troviamo di fronte a ragazzi (circa il 10,7%) ai quali non è stato diagnosticato in tempo un disturbo come la dislessia e discalculia, oppure stranieri che non avendo necessità di una certificazione, hanno comunque il diritto di avere le garanzie derivanti dalla legge 170/2010 e di una programmazione e valutazione (L. 122/09) personalizzate.


martedì 25 giugno 2013

Audiobook sotto il sole di Cervia

È la novità dell’estate 2013, unica in Italia, e coniuga relax, innovazione e cultura. La nuova tendenza delle spiagge di Cervia è il piacere di ascoltare un audiolibro, stesi al sole, in mezzo al mare o con i piedi nella sabbia.

CERVIA. Spiaggia, sole, mare, occhi chiusi e nelle cuffie una voce calda che legge un buon libro. Succede a Cervia con Audiobook sotto il sole di Cervia, dove relax e cultura si incontrano in spiaggia, per un’alta qualità della vacanza. L’iniziativa fa già tendenza, organizzata da CNA Ravenna e Cooperativa bagnini di Cervia. La novità della Riviera romagnola per l’estate 2013, celebra la spiaggia con il wi-fi gratuito più lunga d’Italia, grande successo della rete wireless Galileo, in tutto 9 km di costa, servizio nato dalla collaborazione tra Coop bagnini, Acantho (Società del Gruppo Hera) e Comune di Cervia.

È il piacere di ascoltare In spiaggia il libro che vuoi, gratis, nei 200 gli stabilimenti balneari che da Milano Marittima e Cervia, si estendono a sud fino a Pinarella e Tagliata. Ogni stabilimento offre a tutti i clienti il collegamento gratuito alla rete e da quest’anno la proposta si arricchisce di una nuova magia per rilassarsi al sole in un modo nuovo: ascoltando un audiolibro!

Con l’Audiobook sotto il sole di Cervia puoi ascoltare tutti i libri che avresti voluto leggere, richiedendo la card gratuita al bagnino e scaricando il tuo audiolibro direttamente su smartphone o tablet. Il resto lo fa la rete veloce wi-fi di Acantho, in pochi minuti sarà possibile avere l’audiolibro nelle cuffie, comodamente stesi al sole, in totale relax, con i piedi nella sabbia o passeggiando in riva al mare oppure insieme ai più piccoli scegliendo dall’ampio catalogo di favole che questo strumento offre.
I titoli in catalogo dell’editore digitale GoodMood, tra i maggiori del Paese, sono più di 400 (la metà degli 850 titoli complessivamente distribuiti in Italia). Tra questi più di 20 sono scaricabili gratuitamente nelle spiagge di Cervia, alcuni tradotti in lingua inglese, tedesca e persino in russo, per incontrare le esigenze dei turisti. Dopo il primo libro gratuito gli altri titoli sono scontati del 20%.

Sono realizzati con la stessa cura con cui si produce un film e per questo motivo chi li ascolta prova l’esperienza di trovarsi proprio al centro della storia. Questi audiolibri non sono semplice narrazione ma dei feri e propri “film da ascoltare” caratterizzati da alcuni elementi come: il testo interpretato da più voci, in un adattamento del libro originale (dai romanzi ai gialli, dalla manualistica ai grandi classici), come nella tradizione del radiodramma; e il sound design studiato per sottolineare ogni passaggio, ricreando gli ambienti in cui si svolgono le varie vicende. Rumoristi, attori e musiche per un libro narrato alla perfezione. Disponibile anche una collana di Fiabe per accompagnare genitori e figli nel magico mondo delle favole narrate. Le Fiabe hanno una durata variabile da 10 a 25 minuti, e possono trasformare piacevolmente il modo di viaggiare con i propri figli, stimolando la creatività e la fantasia. Tra i più ascotlati la Regina del Giallo Agata Christie, nel catalogo ci sono 7 titoli in esclusiva per l’Italia, e Dracula di Bram Stocker, un vero e proprio capolavoro di interpretazione e sound design.

Dopo la presentazione nazionale di Audiobook sotto il sole di Cervia nell’ambito del Salone internazionale del libro di Torino sarà la splendida cornice del Magazzino del Sale di Cervia ad ospitare il 28 giugno un grande evento per celebrare il primo anno dell’iniziativa.

L’Audiobook sotto il sole di Cervia nasce dalla voglia di avvicinare sempre di più il grande pubblico alla letteratura, alla narrativa, alla saggistica e alla filosofia e prende spunto dal grande successo che molti titoli hanno avuto sui principali portali come iTunes o Amazon. L’intento è quello di trasformare il pubblico dei non-lettori in un pubblico di ascoltatori, disposti a farsi raccontare la letteratura in modo nuovo e coinvolgente e la diffusione di smartphone e tablet sta moltiplicando le possibili occasioni d’utilizzo degli audiolibri.

È un modo assolutamente nuovo di fruire la letteratura, mai sperimentato in Italia, ma ampiamente consolidato in molti altri paesi del mondo. Alcuni numeri: se il mercato degli audiolibri in Italia vale complessivamente circa 2 milioni di euro di fatturato all’anno, nella vicina Germania supera i 90 milioni di euro, in Inghilterra vale oltre i 100 milioni di sterline, e negli stati Uniti supera il miliardo di dollari.
http://www.galileocervia.com/IT/goodmood/audiobook.aspx

lunedì 24 giugno 2013

Dislessia, ogni anno diagnosi "dsa" per 100 nuovi bambini

PIACENZA. Nell'anno scolastico 2012-2013 su 2.500 alunni delle Elementari (la scuola primaria) ben cento sono risultati con problemi di dislessia o comunque con una diagnosi di "dsa" (disturbi specifici dell'apprendimento). A renderlo noto è la sezione piacentina dell'Associazione italiana dislessia (Aid) che a Piacenza opera in stretta collaborazione con il Centro risorse dislessia e disturbi dell'apprendimento, integrato nell'Istituto comprensivo di San Nicolò (dirigente scolastico Adriana Santoro). All'Istituto comprensivo di Cadeo si trova invece il Centro territoriale di supporto tecnologico.
A Piacenza l'Aid ha sede presso la Casa delle associazioni di via Musso, dove i soci si ritrovano in gruppi di aiuto per risolvere i problemi dei propri figli. Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia sono i disturbi specifici dell'apprendimento riuniti sotto la sigla "dsa". «L'importante è sapere che non sono una malattia - spiega Giuseppina Lunardi, presidente Aid Piacenza - ma semplici disturbi. Chi legge, ad esempio, per capire deve sempre decodificare le lettere e metterle assieme come in un puzzle». Il Centro dislessia da dieci anni a questa parte ha attivato un monitoraggio nella scuola primaria dei casi di "dsa". Dei 2.500 bambini di prima elementare monitorati nel 2012-2013, il 15-20% è stato trovato con qualcuno dei disturbi dell'apprendimento. Rimonitorati in seconda elementare, circa il 4% è risultato appartenere al gruppo dei "dsa". La diagnosi vera e propria avviene tuttavia solo in terza elementare, quando il bambino ha ormai automatizzato l'apprendimento. «In dieci anni abbiamo trovato mille bambini affetti da disturbi "dsa"», evidenzia la Lunardi.
«Con lo screening e le prove didattiche allo sportello del Centro si individuano gli "indici di rischio" - mette in chiaro Giuseppina Clini, coordinatrice del centro di San Nicolò -. Gli alunni vengono successivamente inviati ai servizi specialistici per un approfondimento. I bambini con difficoltà di apprendimento possono presentare un solo indice di rischio o più indici contemporaneamente. E' importante che, in presenza di alcuni segnali derivanti dalle prove e dal monitoraggio effettuati, si intervenga precocemente, mettendo in atto le procedure per arrivare alla corretta definizione del problema».
Più si ritarda più aumentano le conseguenze negative. «Un bambino con disturbi nell'apprendimento - continua la Clini -, se non riconosciuto può avere gravi problemi in termini di autostima. Non di rado, infatti, si giunge tardivamente ad una diagnosi perché ci si sofferma a cercare la causa dei problemi psicologici riscontrati nel bambino, o si attribuisce la difficoltà a uno scarso impegno».
Il rifiuto per tutto ciò che riguarda la scuola, la mancanza di interesse, i frequenti "mal di pancia" mattutini, la chiusura in se stessi, l'aggressività o al contrario l'apatia, la sensazione di inadeguatezza, l'ansia esagerata, la frustrazione nell'incapacità continua di eseguire i compiti richiesti, «sono i sintomi più evidenti - è sicura la coordinatrice - che dovrebbero portare la famiglia ad interpellare uno specialista, il quale, nella maggior parte dei casi, chiarisce l'origine dei disturbi. E' importante interpretare correttamente i disagi psicologici, non come causa di disturbi specifici dell'apprendimento ma, al contrario, come la conseguenza». Non tutti sono reattivi nei confronti del problema dislessia. In certe scuole (medie e superiori prima di tutto) si fa fatica - viene spiegato - ci sono insegnanti per i quali la dislessia non esiste o che, di fronte al problema, si dichiarano non competenti.

di Federico Frighi