Tratto dall'Unità
Il valutatore
Stavolta le eventuali critiche alla giovane scrittrice di favole non hanno ragion d’essere.
Le telefonate a Luigi Bisignani, di cui si è letto sui giornali, non solo sono legittime ma persino opportune.
Il giovane Ministro è favorevole alla valutazione ed ha fatto della meritocrazia il suo grido di battaglia.
Che problema c’è nel telefonare a Bisignani?
E’ uno che segnalava manager, valutava giornalisti come Santoro e faceva scrivere la lettera di licenziamento per il medesimo.
Ha anche dichiarato di essersi impegnato in favore di Ministri e Sottosegretari per i cui ruoli segnalava i migliori e le migliori.
Il problema non solo non c’è ma forse il giovane Ministro potrebbe persino nominare Bisignani a capo dell’organismo di valutazione.
A meno che nei prossimi mesi ed anni non abbiano entrambi altro da fare.
L’OFSTED de noantri ovvero se 2+2 fa 5
In effetti forse c’è qualche necessità di cambiamento all’Invalsi dopo l’ottima prova data con gli errori nelle griglie di correzione della prova nazionale agli esami di terza media.
Ne ha scritto già Mila Spicola ma è necessario commentare la risposta del giovane Ministro che ha reagito da par suo alle speculazioni dei soliti “comunisti”.
“E’ una polemica ridicola su un fatto del tutto marginale “.
Il fatto marginale è che le griglie sbagliate determinavano un punteggio e quindi un voto non corretto.
E si badi che le segnalazione sul possibile errore sono partite dalle scuole.
Insomma prove oggettive con risultati non oggettivi ma soggetti alla determinazione di chi poteva decidere che 2+2 fa 5.
Cosa c’è di peggio della sciatteria?
Dopo il cambio di sesso dell’analisi del testo degli scorsi esami di Stato, il ”calcolo non del tutto corretto” come lo ha definito il giovane Ministro.
E se il “calcolo non (è) del tutto corretto” il voto finale sarebbe stato anch’esso “non del tutto corretto?”. O no?
Magari, però, l’avrebbero aggiustato con una leggina.
Ma se ne sono accorti prima i docenti, quelli costretti a fare, in qualche caso, la nottata per le verifiche successive.
I “fannulloni” insomma e magari anche qualcuno dell'Italia peggiore per dirla con Brunetta.
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Gli Spicchi precedenti
Il calendario gelminiano dopo quello gregoriano.
La giovane scrittrice di favole deve essere convinta di essere Ministro dell’Istruzione in un paese diverso dall’Italia.
In Italia l’anno scolastico inizia a settembre e finisce a giugno.
E’ ancora una delle poche certezze….
Ma la giovane scrittrice di favole fa emanare una circolare (la n.20) a marzo del 2011 (cioè a due mesi dalla fine dell’anno scolastico) in cui si prevede che le scuole debbano comunicare“….all’inizio dell’anno scolastico ad ogni studente e alla sua famiglia il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno;(la istituzione scolastica) pubblica altresì all’albo della scuola le deroghe a tale limite previste dal collegio dei docenti”.
Insomma, nel primo anno di applicazione delle nuove norme sulle assenze alle superiori, il Ministro fa sapere a marzo 2011 che il settembre precedente le scuole dovevano informare le famiglie.
Ma non è finita qui.
Il 26 maggio , a due settimane dagli esami di terza media, la giovane scrittrice di favole fa la recidiva.
Fa sapere a fine anno, con l’ennesima circolare alle scuole medie che è obbligatoria, da quest’anno, la prova scritta per la seconda lingua straniera.
Sollevazione popolare delle scuole e persino della tranquilla ANP, l’associazione dei presidi.
Insomma vuoi vedere che dopo quello gregoriano ci sarà il calendario gelminiano, quello che prevede il futuro al passato?
Coerenza.
Il Ministro dell’Istruzione deve occuparsi istituzionalmente di educare le giovani generazioni alla partecipazione e al senso civico.
La storia della materia che non c‘è, Cittadinanza e Costituzione, è ormai nota da tempo.
Ora, però, c’è da registrare una interessante dichiarazione del Ministro Gelmini che ha tenuto a far sapere, con una presa di posizione pubblica, che non sarebbe andata a votare per i referendum.