FIRMATO A PARMA UN PROTOCOLLO NATO DAL LAVORO DI UN GRUPPO INTERISTITUZIONALE SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
PARMA. Si chiamano “Disturbi specifici dell’apprendimento”, e colpiscono una significativa percentuale di alunni: a livello nazionale tra il 2,5 e il 3,5% della popolazione in età evolutiva cui determinano spesso difficoltà sia scolastiche sia di integrazione. Si tratta di dislessia (disturbo nella velocità e nella correttezza della lettura), disortografia (disturbo nella correttezza della scrittura), disgrafia (disturbo nella realizzazione dei grafemi), discalculia (debolezza nella strutturazione delle componenti di cognizione numerica e/o difficoltà nelle procedure esecutive e/o nel calcolo). Nelle scuole di Parma e del Parmense riguardano il 2,15% degli alunni. Proprio i Dsa sono stati al centro di un protocollo siglato il 17 gennaio in Provincia: un accordo importante, che ha coinvolto un intero territorio in tante delle sue articolazioni, istituzionali e non. Per garantire ai ragazzi e alle loro famiglie il supporto di una rete territoriale cui appoggiarsi, nell’ottica di una “presa in carico” mirata e della piena garanzia del diritto allo studio e all’apprendimento, la Provincia ha infatti coordinato un gruppo di lavoro interistituzionale che ha condotto all’intesa: Provincia, Comune di Parma, Ufficio Scolastico territoriale, dirigenti scolastici, Istituto comprensivo di Felino (in qualità di scuola polo), Cepdi, Associazione italiana dislessia (Aid) e Azienda Usl hanno condiviso il testo dell’accordo, che mira a definire i “livelli di prestazione” che lo studente e i suoi genitori possono attendersi da parte dei soggetti coinvolti, e in particolare dalla scuola, dall’Ausl, dai Comuni, dalla Provincia e dall’Aid. “La Provincia ha coordinato un’attività di rete che mira