A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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giovedì 30 maggio 2013

Arriva l'App per dare voce ai libri


Mercoledì 5 maggio sarà presentata l'applicazione Apple “Libro Parlato Online” che consente di accedere al vasto catalogo di opere del Centro Nazionale del Libro Parlato anche in mobilità mediante Smartphone e Tablet.

ROMA. L'illustrazione sarà condotta in occasione del convegno "Diamo voce ai libri", organizzato dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS - Consiglio Regionale Lazio, in collaborazione con la Presidenza Nazionale, che si terrà a Roma, presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati. 

L'obiettivo è quello di sensibilizzare la classe politica e l'opinione pubblica riguardo l'accesso alla cultura e all'informazione da parte dei minorati della vista e delle persone impossibilitate alla lettura, portando a conoscenza di tutti i servizi erogati e le differenti attività svolte dal Centro Nazionale del Libro Parlato.

Interverranno - oltre al Presidente Nazionale dell'Unione Tommaso Daniele, la componente l'Ufficio di Presidenza Nazionale UICI Luisa Bartolucci e la Presidente del Consiglio Regionale Lazio UICI Annita Ventura - Margherita Orsolini (Professore Ordinario Responsabile del Servizio di Consulenza sulle Difficoltà d'Apprendimento Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione Sapienza Università di Roma), Elisabetta Borgia (Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e l'attore, sceneggiatore e regista Massimiliano Bruno. Coordina i lavori Andrea Vianello.

In occasione del Convegno avverrà la presentazione del libro di Luisa Bartolucci "Qui le domande le faccio io!", edito attraverso il circuito L'Espresso e distribuito anche in formato accessibile digitale e sonoro dal Centro Nazionale del Libro Parlato. Il volume è una raccolta di interviste ed articoli apparsi su diverse testate giornalistiche attraverso la quale diversi temi, dalla minorazione visiva all'attenzione al mondo femminile, dalla politica alla cultura intesa come sostanza irrinunciabile del vivere quotidiano, vengono affrontati in un costante dialogo con molteplici personalità del panorama italiano: Luigi Magni, Carlo Verdone, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Mario Biondi, Dacia Maraini, Eugenio Finardi e molti altri. Nel corso della presentazione, Massimiliano Bruno e Mariadele Cinquegrani leggeranno alcuni brani del libro. Il ricavato della vendita del volume verrà interamente destinato al Centro Nazionale del Libro Parlato dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus per la produzione di libri audio nello standard internazionale Daisy.

di Carmen Morrone


martedì 28 maggio 2013

Dislessia e scuola, molto resta da fare. Nel frattempo ci pensano le mamme

di Davide Illarietti

Anna e Cristina sono due super-mamme. Barese una, milanese l’altra. Due figli per ognuna, e un problema in comune: la dislessia. Niente di catastrofico o di raro. Solo che entrambe, quando ai loro bambini è arrivata la diagnosi di DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) hanno reagito come delle super-mamme. Si sono iscritte all’A.G.I.A.D., l’Associazione Genitori Insegnanti e Amici della Dislessia, e hanno fatto del volontariato dentro e fuori delle scuole la propria missione.


“E’ una questione delicata” spiega Cristina. “In Italia la dislessia è stata riconosciuta come disturbo per legge solo nel 2010, e il sistema scolastico è ancora mal equipaggiato per affrontare il problema. Uno studente DSA ha bisogno di strumenti informatici, che suppliscano alle sue difficoltà di lettura e memorizzazione, ma soprattutto di essere seguito in modo specifico, a casa, sui banchi di scuola. E non sempre a insegnanti e genitori vengono fornite le competenze necessarie”.

Colpa della mancanza di fondi, certo. Ma anche delle sacche di resistenza all’interno delle famiglie (“spesso si infastidiscono, rifiutano la diagnosi”) o nelle scuole (“molti insegnanti la vedono ancora come semplice pigrizia”). Lo sa bene Anna, che di mestiere fa proprio l’insegnante:

“Il problema non è tanto nelle elementari o nelle medie, dove l’individuazione dei DSA è un compito fondamentale dell’insegnante, e la sensibilità in merito si sta diffondendo in fretta. Sono gli istituti superiori, specie i licei e gli istituti tecnici, a dimostrare una certa diffidenza, scoraggiando tutt’oggi le iscrizioni di studenti dislessici. Me ne sono accorta al momento di iscrivere mia figlia al liceo scientifico. Un peccato. C’è ancora molto lavoro da fare”.

E di lavoro, Anna e Cristina ne fanno tanto, come tutti i volontari di AGIAD. Dai corsi di formazione per docenti agli sportelli di consulenza, alle giornate informative nelle scuole, ai test di screening per studenti di seconda elementare. Tutto pro bono, con l’assistenza di psicologi ed esperti, per mettere a disposizione di altri genitori e insegnanti un sapere nato dall’esperienza. Un applauso.

Discalculia Dislessia, una storia di normale dislessia.

tratto Discalculia Dislessia su facebook
Anche io vi saluto. Vi lascio questo mio quotidiano con i miei. 

Amo i miei figli per la loro particolarità, Ivan è DSA, Andrea da piccolo era speculare.
Anche se non sono una mamma perfetta, perchè litighiamo, discutiamo, a volte io sono insopportabile con loro, mi rendo conto e chiedo scusa. Il tutto passa con una presa in giro nei miei confronti, finisce tutto in una risata. Sono molto diversi l'uno dall'altro, ed è proprio questo che rende bella la nostra famiglia. Superiamo insieme qualsiasi ostacolo. Il tocco finale è di mio marito Andrea, quando mi dice..............guarda che bel lavoro che hai fatto, ho due ragazzi che mi riempiono di orgoglio, e questo è per merito tuo grande donna e grande mamma. Ciao a tutti. Anna. Ciao a tutti. Anna