A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

martedì 24 aprile 2012

Quella che ora racconterò è una storia che presto molto presto rischierà di essere reale.

Le Invalsioni barbariche.

Una storia che deve invitare tutte e tutti alla riflessione.

Giorno 9 maggio. Giorno di svolgimento della prova di preliminare Invalsi di lettura (decodifica strumentale) della durata di due minuti per la II primaria e prova di Italiano per la II e V primaria.

Buongiorno maestra Alice.

Buongiorno Preside.

Bene, vedo che è arrivata in anticipo…

Ho studiato il manuale del somministratore diceva di venire in anticipo quindi…

Si è munita di cronometro, penne blu o nere?

Sì, sì.

Senta maestra Alice, per il bambino Andrea avrei pensato una soluzione.

Andrea, si riferisce al bambino con DSA?

Sì, Alice a lui.

Non possiamo fare brutta figura, ho pensato che potrebbe fare altra attività con la maestra di sostegno, andare nella sala insegnanti e disegnare magari…

Mah… come lo spiego a lui? Alla classe?

Alice, Alice, vuole forse dire che non è favorevole? Vuole forse…

No,no è che…

Vada in classe è ora.

I passi della maestra Alice sono più pesanti del solito. Nel corridoio si intravedono gli ultimi bambini sorridenti e felici, pronti per entrare in classe.

Alice non è felice.

Alice deve aprire la porta.

Deve essere serena e determinata.

Alice deve somministrare le prove.

Buongiorno Maestra.

Buongiorno bambini.

Oggi cambieremo la disposizione dei banchi, oggi faremo delle prove importanti, oggi non sono ammessi errori.

Maestra, maestra che prove?

Bambini silenzio.

All’improvviso ecco un tocco secco e puntuale sulla porta.

Sì?

Sono Matilde.

Ah, ciao, sei venuta per Andrea?

Sì, sì, oggi dovete fare le prove no?

Sì, le prove…

Andrea oggi andrai via con la maestra Matilde.

Già, perché l’Invalsi prevede che pur ribadendo nella sua retorica, l’ auspicio che gli allievi con DSA partecipino alle prove SNV nel numero più elevato possibile, se a giudizio del Dirigente scolastico le prove standardizzate non sono ritenute adatte a un allievo con DSA in ragione della natura e della specificità del disturbo stesso, è possibile dispensare lo studente dal sostenimento delle prove, avendo cura di impegnarlo nei giorni delle prove in un’altra attività ritenuta più idonea.

Ed è quello che ora accadrà ad Andrea.

Lontano dai suoi compagni di classe, lontano dalla sua classe, lontano dalle statistiche che uccidono la scuola pubblica italiana.

Allora bambini, ora qualche minuto di silenzio.

Prima di somministrarvi le prove devo leggere nuovamente il manuale, non voglio sbagliare.

Un silenzio surreale dominava la quiete ribelle della classe.

La voce della Maestra mutava tono.

Sempre più ferma, sempre più decisa, sempre più robotizzata.

Fase uno: prendere conoscenza in modo approfondito delle procedure descritte nel presente manuale almeno una settimana prima della data prevista per la somministrazione;

Fatto, ma un ripasso è sempre utile, ripeteva nella sua mente Alice.

Fase due :assicurarsi che ciascun allievo riceva in modo corretto i materiali appositamente predisposti;

Fase tre: somministrare le prove nel modo indicato nel presente manuale

Fase quattro: assicurare che la somministrazione avvenga nei tempi stabiliti;

Fase cinque: raccogliere, alla fine della somministrazione, tutti i fascicoli (sia quelli compilati che quelli eventualmente inutilizzati);

Fase sei: registrare sulla scheda-risposta studente2di ciascun alunno le risposte date alle domande delle prove cognitive (Italiano e Matematica) e del Questionario studente. In questa fase, che può avvenire in un momento separato rispetto alla somministrazione delle prove secondo le disposizioni date dal Dirigente scolastico, è possibile farsi aiutare da altri insegnanti o dal personale di segreteria.

Bene.

Rivediamo le note:

NON risponda alle eventuali richieste di aiuto degli alunni sulle domande delle prove cognitive.  

NON dia alcuna informazione aggiuntiva, indicazione o suggerimento relativamente al contenuto di alcuna delle domande della Prova.

 LA MIGLIORE RISPOSTA da dare a qualunque richiesta di aiuto è: “Mi dispiace ma non posso rispondere a nessuna domanda. Se ti può essere utile, rileggi le istruzioni e scegli la risposta che ti sembra migliore”.

Sudava.

Alice sudava.

Perché comprendeva che la sua libertà d’insegnamento, in quel preciso momento giungeva alla fine.

Perché tutto ciò che ha insegnato nel corso del tempo ai suoi bambini, in quel preciso giorno, andava in frantumi. Un frutto maturo per la vita, diveniva acerbo per la libertà di educare e formare menti critiche e pensanti, libere da ogni imposizione, libere da ogni omologazione, libere da ogni standardizzazione.

Le prove si svolgevano secondo i criteri previsti nel manuale del somministratore.

La maestra Alice faceva avanti ed indietro per i banchi.

Controllava , sorvegliava.

La classe in quel preciso momento diveniva una caserma.

Una caserma.

Maestra, maestra devo fare la pipì.

La pipi?

Aspetta Giuseppe, devo vedere cosa dice il manuale del somministratore:

Gli allievi che chiedono di uscire dal locale della somministrazione al di fuori della/e pausa/e prevista/e possono farlo solo in situazioni di emergenza (ad esempio, nel caso si sentano male).

Giuseppe, ma hai dolori?

No, maestra ma la pipì…

Mi spiace Giuseppe, ora non puoi...

Intanto, nella mente della maestra Alice, scorrevano come un fiume in piena le frasi che doveva ripetere nel caso in cui i suoi bambini, le ponessero qualche domanda…

«Mi dispiace, non posso risponderti. Cerca di fare del tuo meglio»;

Ora verranno distribuiti i fascicoli per la prova. Non dovete aprirli finché non ve lo dirò. Se avete cellulari, libri, quaderni o altre cose del genere sul banco, mettetele via. I cellulari devono essere spenti e riposti nella borsa e non possono rimanere né sul banco né sotto al banco.

Quando vi darò il via, dovete cominciare la prova vera e propria e cercare di fare più in fretta che potete ma non vi preoccupate se non riuscite a finire. Ricordatevi di non fermarvi quando arrivate in fondo ad una pagina e di passare subito a quella dopo. Quando vi dirò di smettere, dovete posare immediatamente la penna e chiudere il fascicolo.

Ora girate la pagina e cominciate”

Si, girare la pagina e cominciare

E’ cominciata la fine della libertà d’insegnamento, è cominciata la fine di una cultura degna di tal nome, è cominciata la fine del vivere e studiare senza frenesia, con quella lentezza che permette il rispetto dei ritmi di apprendimento dei bambini, che permette e favorisce l’integrazione.

Questo pensava Alice nella sua mente.

Giuseppe continuava a dire, Maestra Maestra devo fare la pipì.

I suoi occhi erano lucidi.

Un senso di rabbia e calore scorreva nel corpo di Alice.

Un gesto funesto e violento.

Passò velocemente in rassegna tutti i banchi, raccolse i fogli che i bambini stavano compilando, uno dietro l’altro.

Alice era una furia.

Prese quelle prove e le gettò via dalla finestra.

Via.

Carte che volavano.

Carte rapite dal vento ribelle.

Bambini, disse Alice, lo vedete questo cronometro?

Ora lo butto via, sì, anche lui, nel cestino.

Io sono la vostra Maestra, voi siete i miei bambini.

Siete qui per imparare, siete qui per studiare, siete qui non per diventare soldati.

I bambini non capivano, ma sorridevano.

Quella tensione che regnava sovrana in classe venne sovrastata dalla voglia di andare oltre l’oltre.

Giuseppe, vai in bagno .

Maestra , Maestra, dissero i Bambini, ma Andrea perché è ancora fuori?

Ora Andrea ritornerà in classe, bambini, con noi e per noi.

Quella che ora racconterò è una storia che presto molto presto rischierà di essere reale. Una storia che deve invitare tutte e tutti alla riflessione.
Giorno 9 maggio. Giorno di svolgimento della prova di preliminare Invalsi di lettura (decodifica strumentale) della durata di due minuti per la II primaria e prova di Italiano per la II e V primaria.
 
Buongiorno maestra Alice.
- Buongiorno Preside.
- Bene, vedo che è arrivata in anticipo...
- Ho studiato il manuale del somministratore diceva di venire in anticipo quindi...
- Si è munita di cronometro, penne blu o nere?
- Sì, sì.
- Senta maestra Alice, per il bambino Andrea avrei pensato una soluzione.
- Andrea, si riferisce al bambino con DSA?
- Sì, Alice a lui.
- Non possiamo fare brutta figura, ho pensato che potrebbe fare altra attività con la maestra di sostegno, andare nella sala insegnanti e disegnare magari...
- Mah... come lo spiego a lui? Alla classe?
- Alice, Alice, vuole forse dire che non è favorevole? Vuole forse...
- No,no è che...
- Vada in classe è ora.
 
I passi della maestra Alice sono più pesanti del solito. Nel corridoio si intravedono gli ultimi bambini sorridenti e felici, pronti per entrare in classe.
Alice non è felice. Alice deve aprire la porta. Deve essere serena e determinata.
Alice deve somministrare le prove.
 
- Buongiorno Maestra.
- Buongiorno bambini.
- Oggi cambieremo la disposizione dei banchi, oggi faremo delle prove importanti, oggi non sono ammessi errori.
- Maestra, maestra che prove?
- Bambini silenzio.
 
All'improvviso ecco un tocco secco e puntuale sulla porta.
- Sì?
- Sono Matilde.
- Ah, ciao, sei venuta per Andrea?
- Sì, sì, oggi dovete fare le prove no?
- Sì, le prove...
- Andrea oggi andrai via con la maestra Matilde.
 
Già, perché l'Invalsi prevede che pur ribadendo nella sua retorica, l'auspicio che gli allievi con DSA partecipino alle prove SNV nel numero più elevato possibile, se a giudizio del Dirigente scolastico le prove standardizzate non sono ritenute adatte a un allievo con DSA in ragione della natura e della specificità del disturbo stesso, è possibile dispensare lo studente dal sostenimento delle prove, avendo cura di impegnarlo nei giorni delle prove in un’altra attività ritenuta più idonea.
 
Ed è quello che ora accadrà ad Andrea. Lontano dai suoi compagni di classe, lontano dalla sua classe, lontano dalle statistiche che uccidono la scuola pubblica italiana.
 
- Allora bambini, ora qualche minuto di silenzio.
- Prima di somministrarvi le prove devo leggere nuovamente il manuale, non voglio sbagliare.
 
Un silenzio surreale dominava la quiete ribelle della classe. La voce della Maestra mutava tono. Sempre più ferma, sempre più decisa, sempre più robotizzata.
 
Fase uno: prendere conoscenza in modo approfondito delle procedure descritte nel presente manuale almeno una settimana prima della data prevista per la somministrazione;
 
Fatto, ma un ripasso è sempre utile, ripeteva nella sua mente Alice.
 
Fase due :assicurarsi che ciascun allievo riceva in modo corretto i materiali appositamente predisposti;
 
Fase tre: somministrare le prove nel modo indicato nel presente manuale;
 
Fase quattro: assicurare che la somministrazione avvenga nei tempi stabiliti;
 
Fase cinque: raccogliere, alla fine della somministrazione, tutti i fascicoli (sia quelli compilati che quelli eventualmente inutilizzati);
 
Fase sei: registrare sulla scheda-risposta studente di ciascun alunno le risposte date alle domande delle prove cognitive (Italiano e Matematica) e del Questionario studente. In questa fase, che può avvenire in un momento separato rispetto alla somministrazione delle prove secondo le disposizioni date dal Dirigente scolastico, è possibile farsi aiutare da altri
insegnanti o dal personale di segreteria.
 
Bene.
Rivediamo le note:
 
NON risponda alle eventuali richieste di aiuto degli alunni sulle domande delle prove cognitive. 
NON dia alcuna informazione aggiuntiva, indicazione o suggerimento relativamente al contenuto di alcuna delle domande della Prova.
LA MIGLIORE RISPOSTA da dare a qualunque richiesta di aiuto è: “Mi dispiace ma non posso rispondere a nessuna domanda. Se ti può essere utile, rileggi
le istruzioni e scegli la risposta che ti sembra migliore”.
 
Sudava. Alice sudava.
Perché comprendeva che la sua libertà d'insegnamento, in quel preciso momento giungeva alla fine. Perché tutto ciò che ha insegnato nel corso del tempo ai suoi bambini, in quel preciso giorno, andava in frantumi. Un frutto maturo per la vita, diveniva acerbo per la libertà di educare e formare menti critiche e pensanti, libere da ogni imposizione, libere da ogni omologazione, libere da ogni standardizzazione.
 
Le prove si svolgevano secondo i criteri previsti nel manuale del somministratore. La maestra Alice faceva avanti ed indietro per i banchi.
Controllava , sorvegliava. La classe in quel preciso momento diveniva una caserma. Una caserma.
 
- Maestra, maestra devo fare la pipì.
- La pipi? Aspetta Giuseppe, devo vedere cosa dice il manuale del somministratore:
 
Gli allievi che chiedono di uscire dal locale della somministrazione al di fuori della/e pausa/e prevista/e possono farlo solo in situazioni di emergenza (ad esempio, nel caso si sentano male).
 
- Giuseppe, ma hai dolori?
- No, maestra ma la pipì...
- Mi spiace Giuseppe, ora non puoi.
 
Intanto, nella mente della maestra Alice, scorrevano come un fiume in piena le frasi che doveva ripetere nel caso in cui i suoi bambini, le ponessero qualche domanda.
 
«Mi dispiace, non posso risponderti. Cerca di fare del tuo meglio».
 
- Ora verranno distribuiti i fascicoli per la prova. Non dovete aprirli finché non ve lo dirò. Se avete cellulari, libri, quaderni o altre cose del genere sul banco, mettetele via. I cellulari devono essere spenti e riposti nella borsa e non possono rimanere né sul banco né sotto al banco. Quando vi darò il via, dovete cominciare la prova vera e propria e cercare di fare più in fretta che potete ma non vi preoccupate se non riuscite a finire. Ricordatevi di non fermarvi quando arrivate in fondo ad una pagina e di passare subito a quella dopo. Quando vi dirò di smettere, dovete posare immediatamente la penna e chiudere il fascicolo. Ora girate la pagina e cominciate.

Si, girare la pagina e cominciare
E' cominciata la fine della libertà d'insegnamento, è cominciata la fine di una cultura degna di tal nome, è cominciata la fine del vivere e studiare senza frenesia, con quella lentezza che permette il rispetto dei ritmi di apprendimento dei bambini, che permette e favorisce l'integrazione.
 
Questo pensava Alice nella sua mente.
 
Giuseppe continuava a dire, Maestra Maestra devo fare la pipì.
I suoi occhi erano lucidi. Un senso di rabbia e calore scorreva nel corpo di Alice.
Un gesto funesto e violento. Passò velocemente in rassegna tutti i banchi, raccolse i fogli che i bambini stavano compilando, uno dietro l'altro. Alice era una furia. Prese quelle prove e le gettò via dalla finestra. Via. Carte che volavano. Carte rapite dal vento ribelle.
 
- Bambini, disse Alice, lo vedete questo cronometro? Ora lo butto via, sì, anche lui, nel cestino. Io sono la vostra Maestra, voi siete i miei bambini. Siete qui per imparare, siete qui per studiare, siete qui non per diventare soldati.
 
I bambini non capivano, ma sorridevano. Quella tensione che regnava sovrana in classe venne sovrastata dalla voglia di andare oltre l'oltre.
 
- Giuseppe, vai in bagno .
 
- Maestra, Maestra, dissero i Bambini, ma Andrea perché è ancora fuori?
 
- Ora Andrea ritornerà in classe, bambini, con noi e per noi.

Mappe concettuali esame di terza media

Novità esame terza media 2012

L’esame di terza media è un appuntamento molto sentito tra i ragazzi e anche quest’anno sono molti gli interessati alle novità e ai possibili cambiamenti che riguardano questo esame.
Quest’anno saranno 578 mila gli studenti ad affrontare l’esame di terza media (554 mila della scuola statale – 24 mila della scuola paritaria).
Nonostante le voci che ipotizzavano un cambiamento già ad inizio anno riguardo l’esame di terza media, tutto è rimasto come prima.
Lo scorso anno le prove erano lingua italiana, lingua inglese, matematica e il test Invalsi.
Chi studia una seconda lingua straniera dovrà sostenere come per lo scorso anno anche una prova scritta di francese, spagnolo o tedesco che avrà una durata massima di tre ore.
La prova scritta della seconda lingua straniera farà media nel giudizio finale al pari della prima lingua, infatti il Ministero attraverso una sua circolare ha comunicato che “ravvede l’opportunità che il collegio dei docenti preveda anche per la seconda lingua straniera un’autonoma valutazione all’interno dell’esame al fine di garantire, come nelle intenzioni originarie del legislatore, pari dignità ai due insegnamenti”.
La prova Invalsi nazionale per l’esame di terza media si svolgerà il 18 giugno.
Probabilmente in futuro, comunque non quest’anno, le prove di inglese e matematica potrebbero essere inglobate nelle prove Invalsi.
Queste voci infatti erano state riportate da Corrado Zunino che scrive su Repubblica:
“In particolare i tecnici (segnatamente Max Bruschi, consigliere del ministro) stanno lavorando alla soppressione dello scritto di matematica, che sarebbe riassorbito da test Invalsi più ricchi e articolati. Si sta valutando se sia il caso di allargare i test anche alla prova d´inglese, cancellando l´inglese scritto e mantenendo come unica prova scritta l´italiano (con titoli scelti dalle commissioni interne delle singole scuole).
In una prossima circolare, ma potrebbe anche essere un documento definitivo, si dovrebbe lasciare maggiore libertà alle singole scuole e alla loro vocazione per la costruzione degli orali e degli scritti ridotti. I test Invalsi, ovviamente, restano uguali per tutti sul territorio”.

Prove INVALSI MATERIALE INFORMATIVO

Materiale informativo

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI

http://www.invalsi.it/snv2012/documenti/istruzioni/Nota_alunni_con_part_bis_edu_2012.pdf

Nota sullo svolgimento delle prove del

SNV 2011‐2012

per gli allievi con bisogni educativi speciali

Servizio nazionale di valutazione 2011‐12

A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.2012
2
A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.2012
1.
Premessa
A titolo di premessa generale, si precisa che la presente nota si riferisce solo ed esclusivamente alle prove
del SNV (classe II e V scuola primaria, classe I scuola secondaria primo grado, classe II scuola secondaria
secondo grado). Per la Prova nazionale prevista nell’ambito dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione, invece, si rinvia a quanto previsto dalla normativa vigente.
Si sottolinea, in premessa, che le prove SNV (II e V primaria, I secondaria di primo grado e II secondaria di
secondo grado) non sono finalizzate alla valutazione individuale degli alunni, ma al monitoraggio dei
livelli di apprendimento conseguiti dal sistema scolastico, nel suo insieme e nelle sue articolazioni. Ciò
consente di trovare con maggiore facilità le soluzioni più idonee per garantire, da un lato, la più larga
inclusione possibile di tutti gli allievi nelle prove SNV e, dall’altro, di consentire il rispetto del protocollo
di somministrazione delle prove, garanzia della loro affidabilità e attendibilità.
Le esigenze degli allievi con particolari bisogni educativi sono, per loro natura, molteplici e difficilmente
individuabili a priori in modo completo ed esaustivo. Da ciò discende che la valutazione del singolo caso
può essere effettuata in modo soddisfacente solo dal Dirigente scolastico che conosce esattamente la
situazione del singolo studente e, pertanto, può adottare tutte le misure idonee per coniugare, da un lato,
le necessità di ogni allievo con bisogni educativi speciali e, dall’altro, il regolare svolgimento delle prove per
gli altri studenti, senza che per questi ultimi venga modificato il protocollo di somministrazione standard
che è garanzia fondamentale per assicurare l’affidabilità delle rilevazioni del SNV.
Qualunque sia la tipologia di disabilità o di DSA di un alunno, essa deve essere segnalata sulla Schedarisposta
dei singoli studenti
rispecchiano la categorizzazione utilizzata per la Prova nazionale somministrata a conclusione del primo
ciclo di istruzione):
1 = disabilità intellettiva;
2 = disabilità visiva: ipovedente;
3 = disabilità visiva: non vedente;
4 = DSA;
5 = altro.
Tale segnalazione consentirà di considerare separatamente i risultati degli alunni con bisogni educativi
speciali e di non farli rientrare nella elaborazione statistica dei risultati di tutti gli altri alunni. Le scuole
interessate potranno richiedere all’INVALSI l’invio dei risultati degli allievi con bisogni educativi speciali che
1, barrando l’opzione più appropriata fra quelle di seguito indicate (che
1
elettronica per le classi campione riproduce esattamente quella cartacea, garantendo a pieno l’anonimato
dell’allievo poiché quest’ultimo è individuato solo da un codice numerico la cui chiave di collegamento con il nome
non è trasmessa all’INVALSI.
Per le classi campione la schedarisposta è in formato elettronico ed è compilata dall’osservatore esterno. La schedarisposta
3
A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.2012
abbiano partecipato alle prove SNV
formulate dall’INVALSI e non quelle eventualmente personalizzate
sempre nel pieno rispetto della normativa sulla riservatezza dei dati poiché ciascun allievo è individuato
mediante un codice la cui associazione al nome è nota solo ed esclusivamente alla scuola. I tempi e i modi
per effettuare la predetta richiesta verranno comunicati dall’INVALSI nel momento in cui saranno restituiti i
risultati del SNV 2010
Prima di passare all’esame specifico delle misure adottabili per i diversi tipi di allievi con bisogni educativi
speciali, si precisa che i predetti studenti, indipendentemente dalla tipologia di appartenenza (codici 1, 2, 3,
4 e 5),
secondaria di primo grado e II secondaria di secondo grado).
2, naturalmente solo se i predetti allievi hanno sostenuto le prove3 dalla scuola. Tale invio sarà effettuato11 (entro il 31.10.2012).sono dispensati dalla compilazione del Questionario studente, ove previsto (classe V primaria, I
2.1.
Allievi con disabilità intellettiva (codice 1)
Tenuto conto di quanto sopra, la decisione di far partecipare o meno (e se sì con quali modalità) gli alunni
con certificazione di disabilità intellettiva (o di altra disabilità grave), seguiti da un insegnante di sostegno,
alle prove INVALSI è rimessa al giudizio della singola scuola per il tramite del suo Dirigente. Solo la scuola
può conoscere la specificità di ogni situazione e valutare, quindi, la scelta più opportuna. Ciò premesso, il
Dirigente scolastico può adottare, a sua discrezione, una delle seguenti scelte:
1) non far partecipare a una o a tutte le prove SNV gli alunni con disabilità intellettiva o altra disabilità
grave, impegnandoli nei giorni delle prove in un’altra attività;
2) fare partecipare a una o a tutte le prove SNV gli allievi con disabilità intellettiva o altra disabilità grave
insieme agli altri studenti della classe, purché sia possibile assicurare che ciò non modifichi in alcun modo le
condizioni di somministrazione, in particolare se si tratta di classi campione. In generale, sono ammessi
strumenti dispensativi e misure compensative, con la sola condizione che questi non modifichino le
modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi della classe.
alta voce della prova, né la presenza in aula dell’insegnante di sostegno
Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi con disabilità intellettiva o altra
disabilità grave svolgano una o a tutte le prove SNV in un locale differente da quello utilizzato per gli altri
allievi della classe. Solo in questo caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza
dell’insegnate di sostegno.
Non è pertanto possibile la lettura ad.
2
prova di italiano o di matematica o entrambe nella formulazione proposta dall’INVALSI.
Si precisa che tale possibilità è limitata agli allievi con bisogni educativi speciali che abbiano svolto integralmente la
3
Le prove personalizzate non devono essere inviate all’INVALSI, né, tantomeno, i dati a esse relativi.
4
A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.2012
Inoltre, sempre se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, per tale tipologia di allievi è possibile
prevedere un tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova) per lo svolgimento delle
prove.
2.2.
Allievi ipovedenti o non vedenti (codici 2 e 3)
In linea di massima, gli alunni ipovedenti o non vedenti partecipano alle prove nelle stesse condizioni degli
altri. Tali alunni possono utilizzare la prova in formato elettronico inviata dall’INVALSI o la prova in formato
Braille
tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova
caso, la scuola dovrà adottare tutte le misure organizzative per garantire il regolare e ordinato svolgimento
delle prove, senza alcuna modifica dei tempi standard di somministrazione per gli altri allievi della classe.
4. Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, per tale tipologia di allievi è possibile prevedere un5) per lo svolgimento delle prove. In tal
Per le classi campione
contatto con la scuola che nella classe assegnatagli è presente un allievo (o più) che potrà svolgere le prove
avvalendosi di un tempo aggiuntivo (fino a un massimo di 30 minuti per ciascuna prova). In questo caso
specifico, la scuola dovrà prevedere la presenza di un docente che si presenti in aula allo scadere del tempo
standard di somministrazione e che rimanga con l’allievo non vedente o ipovedente per il tempo
aggiuntivo, in modo che l’osservatore esterno possa procedere con la propria osservazione secondo i tempi
standard previsti per gli altri allievi. Quando l’allievo non vedente o ipovedente termina lo svolgimento
della prova, il docente che ha effettuato la sorveglianza durante il tempo aggiuntivo provvede a consegnare
all’osservatore esterno la prova stessa avendo cura che l’osservatore esterno prenda nota del codice
dell’allievo per indicare nella scheda risposta che si tratta di uno studente non vedente o ipovedente che ha
utilizzato un tempo aggiuntivo.
Anche per gli allievi ipovedenti e non vedenti sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative,
se previsti, con la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli
altri allievi della classe
dell’insegnante di sostegno (se previsto)
Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi ipovedenti o non vedenti
svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo
caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza dell’insegnate di sostegno, se
previsto.
, è necessario avvisare l’osservatore esterno nel momento in cui questi prende. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula.
4
al SNV 2011
di richieste di tale formato sono giunte dopo il 31.03.2012
Le prove in formato Braille o in formato elettronico devono essere state richieste dalla scuola all’atto dell’iscrizione12. Non è possibile per l’INVALSI garantire l’invio di prove in formato Braille se le eventuali integrazioni.
5
preliminare di lettura può avere una durata massima di 10 minuti.
Per gli allievi con questo codice di particolarità frequentanti la classe seconda della scuola primaria la prova
5
A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.2012
Infine, per questa tipologia di allievi il Dirigente scolastico può adottare, se lo ritiene opportuno, una delle
misure precedentemente illustrate in modo differenziato per prove diverse. Ad esempio, è possibile
prevedere un tempo aggiuntivo per la prova di comprensione della lettura (Italiano) e non per matematica
o viceversa.
2.3.
Allievi con disturbi specifici di apprendimento (codice 4)
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) sono difficilmente riconducibili a una classificazione esaustiva
sufficientemente dettagliata. È pertanto necessario che ogni scuola, per il tramite del suo Dirigente
scolastico, valuti la specificità di ogni situazione al fine di individuare la soluzione che meglio si adatti allo
specifico disturbo dell’apprendimento di ciascun allievo.
Anche per gli allievi con DSA sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative, se previsti, con
la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi
della classe.
dell’insegnante di sostegno (se previsto)
Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi con DSA svolgano le prove in un
locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo caso, è anche possibile la
lettura ad alta voce della prova e la presenza dell’insegnate di sostegno, se previsto.
Sempre se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, per gli allievi con DSA è possibile prevedere un
tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova
caso, la scuola dovrà adottare tutte le misure organizzative idonee per garantire il regolare e ordinato
svolgimento delle prove, senza alcuna modifica dei tempi standard di somministrazione per gli altri allievi
della classe.
Per questa tiptologia di allievi è possibile utilizzare, se ritenuto opportuno, le prove in formato elettronico o
in formato audio (si veda par. 5). Tali prove devono essere state richiesta dalla scuola all’atto dell’iscrizione
al SNV 2011
Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula.6) per lo svolgimento delle prove. In tal12.
Per le classi campione
contatto con la scuola che nella classe assegnatagli è presente un allievo che potrà svolgere le prove
avvalendosi di un tempo aggiuntivo (fino a un massimo di 30 minuti per ciascuna prova). In questo caso
specifico, la scuola dovrà prevedere la presenza di un docente che si presenti in aula allo scadere del tempo
standard di somministrazione e che rimanga con l’allievo con DSA per il tempo aggiuntivo, in modo che
l’osservatore esterno possa procedere con la propria osservazione secondo i tempi standard previsti per gli
altri allievi. Quando l’allievo con DSA termina lo svolgimento della prova, il docente che ha effettuato la
, è necessario avvisare l’osservatore esterno nel momento in cui questi prende
6
preliminare di lettura può avere una durata massima di 10 minuti.
Per gli allievi con questo codice di particolarità frequentanti la classe seconda della scuola primaria la prova
6
A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.2012
sorveglianza durante il tempo aggiuntivo provvede a consegnare all’osservatore esterno la prova stessa
avendo cura che questi prenda nota del codice dell’allievo per indicare nella scheda risposta che si tratta di
uno studente con DSA che ha utilizzato un tempo aggiuntivo.
Pur ribadendo l’auspicio che gli allievi con DSA partecipino alle prove SNV nel numero più elevato
possibile, se a giudizio del Dirigente scolastico le prove standardizzate non sono ritenute adatte a un
allievo con DSA in ragione della natura e della specificità del disturbo stesso, è possibile dispensare lo
studente dal sostenimento delle prove, avendo cura di impegnarlo nei giorni delle prove in un’altra
attività ritenuta più idonea
Infine, per questa tipologia di allievi il Dirigente scolastico può adottare, se lo ritiene opportuno, una delle
misure precedentemente illustrate in modo differenziato per prove diverse. Ad esempio, è possibile
prevedere un tempo aggiuntivo per la prova di comprensione della lettura (Italiano) e non per matematica
o viceversa.
.
2.4.
Allievi con altri bisogni educativi speciali (codice 5)
Rientrano in questa categoria tutti gli allievi con bisogni educativi speciali non direttamente riconducibili a
una delle categorie precedenti (codici 1, 2, 3 e 4) o portatori di bisogni educativi speciali afferenti a più di
una di quelle elencate in precedenza.
In base alla specifica natura del bisogno educativo speciale, il Dirigente scolastico adotta in base alle sue
valutazioni, una delle misure previste per gli allievi identificati con uno dei codici da 1 a 4.
3.
secondaria di primo e secondo grado
Scansione temporale delle prove per gli allievi con codici 2, 3 e 4 della scuola
In un’ottica che consenta al maggior numero di allievi con bisogni educativi speciali (
2, 3 e 4
prevedere per i predetti allievi una scansione differente delle date di somministrazione in modo che le
prove non si svolgano nello stesso giorno. Più precisamente,
alla valutazione discrezionale del Dirigente scolastico
scuola secondaria di primo grado e delle classi II della scuola secondaria di secondo grado possono essere
organizzate secondo il seguente calendario:
solo quelli con codice) di partecipare al meglio alle rilevazioni del SNV, a discrezione del Dirigente scolastico è possibileper i soli allievi con codice 2, 3 e 4 e in seguito, le somministrazioni per tali allievi delle classi I della
Scuola secondaria di primo grado
7
10.05.2012: prova di Italiano
11.05.2012: prova di Matematica
7
prova di Matematica avverrà il giorno successivo a quello indicato dall’INVALSI per lo svolgimento di recupero.
Se la scuola ha chiesto e ottenuto il posticipo della data di somministrazione delle prove, la somministrazione della
7
Scuola secondaria di secondo grado
A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.20128
16.05.2012: prova di Italiano
17.05.2012: prova di Matematica
Anche in questo caso, la durata e le modalità di somministrazione delle prove avviene come indicato ai
paragrafi 2.2 e 2.3.
all’osservatore esterno che si è deciso di avvalersi di questa modalità di somministrazione. Si precisa che la
scelta di questa opzione, ossia la somministrazione delle due prove in giorni differenti per gli allievi
codice 2, 3 e 4
norma, l’inserimento dei dati da parte dell’osservatore esterno avviene il pomeriggio del giorno della prova
per gli allievi che non hanno bisogni educativi speciali (16.05.2012 per le classi seconde della scuola
secondaria di secondo grado e 10.05.2012 per le classi prime della scuola secondaria di primo grado).
Per le sole classi campione è necessario comunicare prima dell’inizio delle provecon, non renderà possibile l’acquisizione dei dati relativi alla prova di Matematica, poiché, di
Per le classi NON campione
l’immissione dei dati sulle schede
Matematica degli allievi di cui al presente paragrafo. Tale indicazione si applica, naturalmente se e solo se
l’allievo con bisogni educativi speciali ha svolto una prova uguale a quella somministrata agli altri studenti
della medesima classe.
la scuola dovrà fare in modo, secondo le modalità organizzative adottate perrisposta, di inserire nelle schederisposta stesse i dati della prova di
4.
La compilazione della Scheda alunni e della Scheda risposta
La scheda alunni deve essere compilata anche per gli allievi con bisogni educativi speciali secondo le stesse
modalità previste per gli altri allievi della classe. Se l’allievo con bisogni educativi speciali è dispensato dalla
prova, dovrà essere segnato nella scheda alunni come
compilata nella sua prima parte senza alcuna differenziazione tra allievi senza e con bisogni educativi
speciali. La seconda parte della scheda risposta, relativa alle risposte alle domande delle prove, per gli
studenti con bisogni educativi speciali deve essere compilata solo per le domande effettivamente
proposte
domande non presentate deve essere lasciata in bianco.
Assente alla prova9. La scheda risposta deve essere10 a tali studenti. Qualora questi ultimi non svolgano una o tutte le prove, la parte relativa alle
8
Si veda la nota precedente.
9
speciali effettivamente assente sia un allievo con bisogni educativi speciali che non abbia preso parte alla prova SNV,
ma presente a scuola il giorno in cui si svolge la prova medesima.
Si precisa che, in questo caso particolare, per Assente alle prova si intende sia un allievo con bisogni educativi
10
solo con le risposte alle domande dei fascicoli ritenute idonee dai docenti di scuola per l’allievo con bisogni educativi
speciali.
Con ciò si intende dire che la scheda risposta va compilata, oltre che con le poche informazioni generali richieste,
8
A.S. 201112 – Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 5.4.2012
5.
Le prove in formato audio (.mp3)
Qualora le scuole ne abbiano fatto richiesta all’atto della registrazione al SNV 2011
disposizione anche le prove in formato audio (.mp3) per l’ascolto
un
educativi speciali da parte del Dirigente scolastico, possono essere utilizzate per facilitare l’accesso di tali
allievi alle prove SNV, consentendo quindi una maggiore partecipazione degli allievi con DSA alle rilevazioni
del Servizio nazionale di valutazione.
12, l’INVALSI mette aindividuale in cuffia11 delle prove lette dadonatore di voce. Questo formato di prove, secondo la valutazione delle esigenze dell’allievo con bisogni
11
altri allievi presenti nella stessa aula in cui l’allievo con bisogni educativi speciali svolge le prove SNV.
L’utilizzo delle prove in formato audio non è ammesso secondo modalità tali per cui il sonoro sia sentito anche da

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