A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

giovedì 28 luglio 2011

Nuove regole per il trattamento della dislessia

Tratto da VareseNews
Pubblicato il decreto attuativo che specifica misure didattiche e strumenti compensativi da adottare per alunni con difficoltà cetificate
Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia sono considerati disturbi specifici di apprendimento (DSA). Dal 2008, una legge tutela gli alunni con dislessia certificata che hanno diritto a strumenti e valutazioni specifiche.
La scorsa settimana, è uscito un decreto con alcune indicazioni attuative circa nuove forme didattiche, adeguate modalità di valutazione e una specifica formazione dei docenti. Secondo le ultime rilevazioni del Miur, del febbraio 2011, sono circa 70 mila gli alunni con diagnosi di DSA, ma secondo recenti ricerche scientifiche la percentuale della popolazione scolastica interessata dai DSA va dal 3% al 5%, pertanto il numero dei casi non ancora diagnosticati potrebbe riguardare oltre 200 mila alunni.
Misure educative e didattiche
Con il decreto attuativo e le Linee Guida, sono individuate, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento, fin dalla scuola dell’infanzia. Le Linee Guida presentano alcune indicazioni per realizzare interventi personalizzati, che puntano sulla centralità delle metodologie didattiche.
Strumenti compensativi e misure dispensative
Il decreto prevede strumenti didattici e tecnologici (strumenti compensativi) che facilitano lo studio degli alunni con DSA:
- sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
- il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
- i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che  permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
- la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo.
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni particolarmente difficoltose a causa del disturbo. Per esempio, si può essere dispensati dalla prova scritta di una lingua straniera, in corso d’anno e in sede di esame, e svolgere prove sostitutive equipollenti (con un computer dotato di sintesi vocale o in forma orale).
Rapporti con le famiglie 
Particolare importanza riveste il rapporto con le famiglie degli alunni con DSA. Nel primo periodo di approccio dei figli con la scuola primaria, le famiglie sono poste di fronte a difficoltà inattese e necessitano di essere supportate e informate con professionalità e costanza sulle strategie didattiche che di volta in volta la scuola progetta per i loro figli, sulle verifiche e sui risultati attesi e ottenuti. Per tali necessità, le istituzioni scolastiche organizzeranno con maggior frequenza incontri con le famiglie interessate, affinché l'operato dei docenti risulti conosciuto, condiviso e coordinato con l'azione educativa della famiglia stessa.
Università
Anche gli studenti universitari con DSA hanno diritto a veder riconosciuti le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati nelle scuole, sin dai test di ammissione, nei quali si potrà prevedere un tempo aggiuntivo, fino a un massimo del 30% in più, per lo svolgimento delle prove.
Nel normale percorso accademico, gli Atenei consentono agli studenti con diagnosi di DSA di poter utilizzare le facilitazioni e gli strumenti compensativi eventualmente già in uso durante il percorso scolastico, quali,  ad esempio:
·                         
 
registrazione delle lezioni; utilizzo di testi in formato digitale;programmi di sintesi vocale.
Anche durante gli esami universitari, si applicano le misure dispensative e gli strumenti compensativi (prove orali invece che scritte; uso di personal computer con correttore ortografico e sintesi vocale; tempo supplementare fino a un massimo del 30% in più).
Formazione per i dirigenti scolastici e i docenti 
Il MIUR ha già avviato e finanziato azioni di formazione su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di avere un ‘referente per la dislessia’ in ogni scuola.
L’articolazione generale prevede almeno ¼ dell’impegno didattico dedicato ad esperienze laboratoriali, applicative delle cognizioni teoriche apprese, svolte a scuola, con certificazione delle attività da parte del Dirigente scolastico, o di tirocinio con tutor presso centri specializzati e scuole selezionate. 

Nessun commento:

Posta un commento