A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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martedì 26 luglio 2011

Dislessia, tutte le novità dal Ministero dell'Istruzione: un milione per i Cts

SuperAbile.it del 20-07-2011

Ecco cosa cambierà a partire da settembre per gli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento. Tra gli interventi previsti formazione dei docenti e la nascita dei Centri territoriali di supporto alle scuole. Saranno 96 sul territorio nazionale: stanziato un milione di euro
ROMA. La riapertura delle scuole a settembre vedrà delle novità per quel che riguarda i Disturbi specifici di apprendimento (Dsa). Presentata in conferenza stampa questa mattina a Roma alla presenza del ministro dell'Istruzione Mariastella Gerlimini la firma del decreto attuativo della legge 170/2010 che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento. Il testo della legge prevede diversi interventi. Primo fra tutti l'introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative. Il decreto prevede strumenti didattici e tecnologici che facilitano lo studio per gli alunni con Dsa come la sintesi vocale, che trasforma la lettura in un compito di ascolto, il registratore, che consente di non scrivere appunti durante la lezione e programmi di videoscrittura con correttore ortografico che permetto no la produzione di testi corretti senza l'affaticamento della rilettura ed infine la calcolatrice che facilita le operazioni di calcolo. Le misure dispensative, invece, prevedono interventi che consentono all'alunno di non svolgere alcune prove, come quella scritta in lingua straniera, in corso d'anno e in sede di esame, e svolgere prove sostitutive equipollenti. La legge prevede anche una maggiore attenzione anche alle famiglie. A loro, il Miur dedicherà maggiori momenti di incontro all'interno delle scuole.
Per quel che riguarda i percorsi universitari, il ministero è chiaro. "Anche gli studenti universitari con Dsa hanno diritto a vedere riconosciute le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati nelle scuole, sin dai test di ammissione, nei quali si potrà prevedere un tempo aggiuntivo, fino ad un massimo del 30% in più per lo svolgimento delle prove". Durante il percorso accademico, inoltre, "gli atenei consentiranno agli studenti con diagnosi di Dsa di poter utilizzare le facilitazioni e gli strumenti compensativi eventualmente già in uso durante il percorso scolastico, quali la registrazione delle lezioni, l'utilizzo dei testi in formato digitale e programmi di sintesi vocale". Stesse regole per gli esami, dove alle prove scritte verranno sostituite le prove orali, l'uso di computer con correttore ortografico e sintesi vocale e un tempo supplementare fino ad un massimo del 30% in più. Agli studenti verrà assicurata anche la presenza di tutor specializzati e una particolare organizzazione didattica.
Un punto fondamentale della legge è la formazione dei docenti, che in parte esiste già. Il Miur, infatti, ha già avviato la formazione con l'obiettivo di avere un "referente per la dislessia" in ogni scuola, con la legge, però, gli interventi saranno più capillari e agli interventi realizzati ad oggi in dodici regioni italiane se ne aggiungeranno altre 6 in attivazione entro l'anno. Formazione che coinvolgerà direttamente anche l'università. In programma dal prossimo anno accademico, in accordo con la Conferenza nazionale permanente dei presidi di Scienze della formazione, il ministero promuoverà percorsi di alta formazione attraverso l'attivazione, in 32 università, di Corsi di perfezionamento o master in "Didattica e psicopedagogia per i Disturbi specifici dell'apprendimento" rivolti a dirigenti e docenti delle scuole di ogni ordine e grado. I corsi, spiega il ministero, avranno durata annuale e l'acquisizione di 60 crediti formativi, con almeno un quarto della didattica dedicata ad esperienze laboratoriali. Un impegno quello del Miur sorretto da uno stanziamento di circa 2 milioni di euro.
Tra le altre novità la nascita dei Cts per la dislessia, Centri territoriali di supporto alle scuole. Saranno 96 i Cts dislocati sul territorio nazionale, delle vere e proprie "scuole polo" che rappresentano strutture di supporto per docenti. I Cts saranno centri di consulenza e formazione, ma non solo. A loro anche il compito di monitoraggio e saranno connessi telematicamente per la rilevazione dei dati. Impegnati nei centri tre docenti ed esperti di nuove tecnologie. A tale progetto il Miur ha stanziato tre il 2010 e il 2011 un milione di euro. Infine, il Miur ha dedicato al tema anche una pagina sul sito del ministero all'indirizzo www.istruzione.it/web/istruzione/dsa dove è possibile visionare non solo la normativa in materia ma anche reperire documentazione per la didattica.

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