A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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giovedì 30 giugno 2011

L’homeschooling e la valutazione degli apprendimenti

tratto da paperblog
L’HOMESCHOOLING E LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
A fine dell’anno riflessione generale sulle valutazioni a scuola, compresa la contestata prova INVALSI. Una tristezza infinita, poi, quando ascolto storie di adolescenti dislessici bocciati, una, due volte…
E per chi fa homescooling? Certo, nessun problema! Ma come si fa, realmente, homeschooling. E’ una scelta che possono fare tutti? Tutti i genitori che possono dedicare il loro tempo ai figli in modo quasi esclusivo! Per dei genitori che lavorano questo non è possibile… Eppure in America il fenomeno dell’homeschooling è in forte crescita: non mandare i figli a scuola fa spendere meno e con migliori risultati.
La mamma di Controscuola, amica blogger, ci racconta che non segue un curriculum “preconfezionato”, non dedica ore specifiche della giornata all’insegnamento, non trasforma la mia cucina in una classe.Piuttosto i genitori che fanno homescooling:

  • Incoraggiano i propri figli a trovare delle soluzioni creative ai problemi che devono affrontare, insegnano che la collaborazione è un ottimo strumento.
  • Ascoltano e di conseguenza rispondono alle domande con attenzione e precisione.
  • Trovano risorse e scoprono informazioni utili che permettano ai figli di approfondire i propri interessi, qualsiasi essi siano. In altre parole sostengono e alimentano le loro passioni.
  • Mostrano ai propri figli, tramite le loro azioni quotidiane, i benefici che si ottengono mettendo in pratica qualità morali quali l’amicizia, la responsabilità e l’onestà.
  • Condividono la gioia dell’apprendimento attraverso letture, dibattiti e ricerche.
E per la valutazione?
Un genitore che fa scuola familiare ha il proprio figlio sotto gli occhi tutto il giorno e non è sviato dal suo compito di osservatore come può esserlo invece un insegnante che, non solo ha una classe di venti o trenta bambini da seguire, ma che deve anche utilizzare molto del suo tempo per assolvere a compiti che non hanno nulla a che fare con l’educazione. Una neo mamma può facilmente descrivere i progressi del proprio bambino, il primo sorriso, i primi passi, una mamma homeschooler semplicemente continua a farlo!
Inoltre i bambini non sono automi che imparano a un ritmo costante. I progressi spesso arrivano dopo un periodo di immobilità o addirittura dopo un’apparente regressione. Se si valutasse un bambino prima del salto verso un ampliamento delle proprie conoscenze si rischierebbe di ricavarne un giudizio ingiusto e fuorviante. La crescita intellettuale di ciascuno di noi segue una strada personale e misteriosa, cercare di catturarla sarebbe un gesto immorale.
Approvo pienamente e voi?


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