A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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giovedì 19 gennaio 2012

Scuola e famiglia alleate contro la dislessia

Il Corriere delle Alpi del 18-01-2012
Il convegno promosso dal Cilp ha presentato il progetto dedicato agli studenti con questo problema
FELTRE. La dislessia unita ai possibili disturbi nell’apprendimento sono altri campi in cui si muove il Centro del libro parlato che da tempo ha ormai allargato il proprio raggio d’azione rispetto all’utenza di non vedenti, che pure rimane un riferimento per l’attività dell’associazione. Così, venerdì scorso, nell’aula magna dell’istituto Colotti, si è svolto il convegno per presentare il progetto provinciale di rete sulla dislessia. Un’iniziativa che punta a unire gli sforzi di scuola, famiglia e servizi del territorio per fare fronte ai bisogni educativi degli studenti con disturbi specifici. di apprendimento. La strada scelta è quella della formazione rivolta a tutti gli ordini di scuola con la sperimentazione di metodologie di insegnamento-apprendimento. Il progetto è l’espressione di un gruppo che, a partire da un’esperienza realizzata nel territorio feltrino negli anni scorsi, ha ampliato un approccio e un modello di lavoro che sta dando già delle risposte concrete ai bisogni esistenti in tema di disturbi dell’apprendimento sul territorio provinciale. Oltre un centinaio i presenti al convegno, motivati a conoscere meglio la problematica per cercare di affrontarla nel migliore dei modi, attivando un circolo virtuoso che coinvolge scuola, famiglia, studenti, territorio. La dislessia è un problema ancora poco conosciuto e che porta grande sofferenza agli studenti che lo vivono, fatica per le famiglie che li affiancano nel loro percorso, difficoltà e dubbi per la scuola che sta mettendo in atto i recenti dettami formativi. A spiegare il progetto è stato Claudio Vio, neuropsichiatra dell’Usl 10, il quale ha esposto le manifestazioni del disturbo, le strategie per affrontarlo e soprattutto ha rimarcato le risorse in possesso dei ragazzi malgrado il problema con cui devono convivere. Altro tassello fondamentale è la diagnosi precoce. L’esperto neuropsichiatra ha puntato sulla flessibilità e il lavoro di rete portando degli esempi concreti che dimostrano come la poca conoscenza del tema può aumentare i disagi e rendere inappropriate le valutazioni in ambito scolastico. È di fondamentale importanza che scuole a famiglie si posano attrezzare per offrire a tutti le pari opportunità.

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