Il 12 è la volta delle Medie, dove, pretendendo ordine di servizio scritto per la somministrazione e rifiutando la correzione, scioperando infine l’ultima ora di servizio, sospendiamo le prove, bloccando comunque con lo sciopero la vergognosa schedatura di censo degli studenti con risvolti “psico-attitudinali” (prevista in tutti gli ordini e gradi di scuola). Peraltro non si tratta altro che della riedizione sotto mentite spoglie di quel “portfolio” onnicomprensivo che avrebbe dovuto seguire lo studente sino all’approccio lavorativo, già rispedito al mittente ai tempi della Moratti, pensato in funzione dei diktat del mondo padronale, ansioso di scegliere i più “flessibili”. VENERDI’ 13 maggio le prove sono previste nella Primaria: qui si concentrano sciopero e MANIFESTAZIONE NAZIONALE Sappiamo come vengono usati dal Ministro i test INVALSI: la superficialità ed il nozionismo di origine anglo-sassone, l’inadeguatezza dei test ai programmi ed alla metodologia nazionale, l’unificazione dei risultati con le scuole private (che, da sole, ci fanno perdere venti posti) servono a “dimostrare” lo “sfascio” della scuola pubblica e l’esistenza dell’ “emergenza educativa”, a corroborare le tesi dei vari editorialisti “laudatores temporis actis” e a spianare la strada verso il sistema demeritrocatico di Brunetta: cioè dare la possibilità a dirigenti e “super-ispettori” di decidere sulla paga dei docenti. L’INVALSI è uno dei tre pilastri del sistema, con l’INDIRE e la macchina ispettiva, pensati per “disciplinare” la scuola e traghettarla verso il sistema “a fasce”. Per Brunetta (a priori) almeno il 25% di docenti è “non meritevole” (da mettere alla gogna su internet) e da pagare meno. Questo è scritto chiaramente nella bozza di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 2011 e nell’accordo firmato da Cisl, Uil e Ugl il 4 febbraio! Questo è ciò che tanti Tribunali, con sentenza, hanno reso inapplicabile: le fasce di merito non possono esistere finché non verranno rinnovati i contratti (2013). Questi signori vorrebbero far entrare dalla finestra ciò che non può entrare dalla porta! Inoltre, prove e metodi di valutazione non sono congrui alle condizioni di partenza ed ai diversi contesti: non solo non tengono conto dei differenti POF della scuola dell’autonomia, ma sono addirittura eguali da Canicattì a Bolzano! Che fare? Scioperare nei giorni previsti, attenersi agli obblighi di contratto (che non contemplano l’INVALSI). Il carrozzone INVALSI (ex CEDE di Vertecchi, estensore dei quiz per il concorsone di Berlinguer), messo in piedi da Bertagna, costruito in modo “bipartizan”, dispone di cospicui finanziamenti (anche europei), previsti anche per somministrazione e correzione delle prove: se le facessero loro, visto che non si fidano delle nostre capacità di valutazione! Non collaborare! I collegi dei docenti, destinatari di ogni riserva di legge in materia di didattica e valutazione, in molte scuole italiane hanno già votato mozioni con le quali rifiutano di prestarsi al gioco del ministero e ribadiscono che le scuole non sono obbligate a fare i test. In ogni caso, nessun docente può essere obbligato a somministrare o correggere le prove! Il nostro MERITO supera da decenni il nostro stipendio!
Non è facile capire cosa può provare un ragazzo o una ragazza dislessico, ma di sicuro so cosa possiamo fare per sostenerli ogni attimo della loro vita. Il mio e il vostro impegno saranno una certezza per il loro futuro. Sul nostro blog pubblichiamo notizie, aggiornamenti, suggerimenti e interventi di genitori, clinici, personaggi della vita pubblica istituzionale e civile. Mandateci i vostri contributi, consolideranno e rafforzeranno i diritti dei nostri ragazzi
A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare
lunedì 18 aprile 2011
News: 13 Maggio 2011 Sciopero nazionale dell’intera giornata, per docenti ed ATA
Il 12 è la volta delle Medie, dove, pretendendo ordine di servizio scritto per la somministrazione e rifiutando la correzione, scioperando infine l’ultima ora di servizio, sospendiamo le prove, bloccando comunque con lo sciopero la vergognosa schedatura di censo degli studenti con risvolti “psico-attitudinali” (prevista in tutti gli ordini e gradi di scuola). Peraltro non si tratta altro che della riedizione sotto mentite spoglie di quel “portfolio” onnicomprensivo che avrebbe dovuto seguire lo studente sino all’approccio lavorativo, già rispedito al mittente ai tempi della Moratti, pensato in funzione dei diktat del mondo padronale, ansioso di scegliere i più “flessibili”. VENERDI’ 13 maggio le prove sono previste nella Primaria: qui si concentrano sciopero e MANIFESTAZIONE NAZIONALE Sappiamo come vengono usati dal Ministro i test INVALSI: la superficialità ed il nozionismo di origine anglo-sassone, l’inadeguatezza dei test ai programmi ed alla metodologia nazionale, l’unificazione dei risultati con le scuole private (che, da sole, ci fanno perdere venti posti) servono a “dimostrare” lo “sfascio” della scuola pubblica e l’esistenza dell’ “emergenza educativa”, a corroborare le tesi dei vari editorialisti “laudatores temporis actis” e a spianare la strada verso il sistema demeritrocatico di Brunetta: cioè dare la possibilità a dirigenti e “super-ispettori” di decidere sulla paga dei docenti. L’INVALSI è uno dei tre pilastri del sistema, con l’INDIRE e la macchina ispettiva, pensati per “disciplinare” la scuola e traghettarla verso il sistema “a fasce”. Per Brunetta (a priori) almeno il 25% di docenti è “non meritevole” (da mettere alla gogna su internet) e da pagare meno. Questo è scritto chiaramente nella bozza di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 2011 e nell’accordo firmato da Cisl, Uil e Ugl il 4 febbraio! Questo è ciò che tanti Tribunali, con sentenza, hanno reso inapplicabile: le fasce di merito non possono esistere finché non verranno rinnovati i contratti (2013). Questi signori vorrebbero far entrare dalla finestra ciò che non può entrare dalla porta! Inoltre, prove e metodi di valutazione non sono congrui alle condizioni di partenza ed ai diversi contesti: non solo non tengono conto dei differenti POF della scuola dell’autonomia, ma sono addirittura eguali da Canicattì a Bolzano! Che fare? Scioperare nei giorni previsti, attenersi agli obblighi di contratto (che non contemplano l’INVALSI). Il carrozzone INVALSI (ex CEDE di Vertecchi, estensore dei quiz per il concorsone di Berlinguer), messo in piedi da Bertagna, costruito in modo “bipartizan”, dispone di cospicui finanziamenti (anche europei), previsti anche per somministrazione e correzione delle prove: se le facessero loro, visto che non si fidano delle nostre capacità di valutazione! Non collaborare! I collegi dei docenti, destinatari di ogni riserva di legge in materia di didattica e valutazione, in molte scuole italiane hanno già votato mozioni con le quali rifiutano di prestarsi al gioco del ministero e ribadiscono che le scuole non sono obbligate a fare i test. In ogni caso, nessun docente può essere obbligato a somministrare o correggere le prove! Il nostro MERITO supera da decenni il nostro stipendio!
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