A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

giovedì 27 giugno 2013

Bellaria. In un libro l’impegno della città sul fronte dei disturbi specifici di apprendimento.

BELLARIA. E’ stato distribuito in questi giorni nelle scuole dell’infanzia statali, comunali e parrocchiali di Bellaria Igea Marina, il volume B.E.A. (Benessere Apprendimento Scuola): la pubblicazione raccoglie il lavoro condotto negli ultimi anni da un gruppo di insegnanti di Bellaria Igea Marina, in collaborazione con esperti del settore, sul tema dei disturbi specifici di apprendimento (D.s.a.).

Nell’autunno sono anche in programma incontri con i genitori e tutta cittadinanza, per illustrare quella che è una vera e propria eccellenza, non solo locale ma nazionale, del settore scolastico di Bellaria Igea Marina, articolata sia in un lavoro di prevenzione presso la scuola dell’infanzia e con i bambini di prima elementare, sia in un sostegno concreto negli anni scolastici successivi, verso quei bambini che palesano difficoltà nell’apprendimento.

“L’Amministrazione ha creduto fortemente in questo progetto, come testimonia l’impegno economico di oltre 11.000 euro in due anni: un’esclusiva del nostro Comune nel territorio provinciale e regionale – spiega con soddisfazione l’Assessore alla Scuola Filippo Giorgetti – Crediamo che una società sia quanto più sviluppata ed evoluta, quanto più sappia essere attenta e propositiva nei confronti delle fasce più deboli, soprattutto nel campo della formazione e della crescita. Il progetto che Bellaria Igea Marina porta avanti in tema di D.s.a. traduce la volontà di offrire pari opportunità a tutti gli alunni, e per questo coinvolge ogni plesso e ordine di scuole sul nostro territorio, dalle Scuole dell’infanzia, comunali, paritarie e statali, alle Scuole Medie di Primo Grado.”

Un approccio, quello scelto dal Comune di Bellaria Igea Marina nei confronti delle difficoltà di apprendimento, ispirato a precisi orientamenti sociali e culturali.

“L’Amministrazione crede nella cosiddetta comunità educante, in cui tutte le componenti di una società collaborano al fine di crescere e dare opportunità alle nuove generazioni, investendo così sul proprio futuro a partire dal mondo della scuola e della famiglia quali ambienti privilegiati ma non esclusivi, integrati e non alternativi per lo sviluppo e la formazione dei più piccoli. Un approccio equo e consapevole, per far star bene a scuola i nostri bambini, cercare di combattere l’abbandono scolastico, prevenire forme di disagio giovanile e per sostenere le famiglie, perché in caso di difficoltà di apprendimento è tutto il sistema famiglia ad essere coinvolto e ad avere bisogno di supporto: anche per questo”, conclude Giorgetti, “un sentito ringraziamento va ai docenti ed agli specialisti che portano avanti il progetto”.

Nessun commento:

Posta un commento