ROMA - Oltre 500 posti in più per il sostegno e 200 per i collaboratori scolastici. Sono le risorse aggiuntive che l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio sta mettendo in campo in questi giorni per rispondere alle esigenze didattiche e di sicurezza di scuole e famiglie. Il tavolo del direttore generale Maria Maddalena Novelli è carico di carte, c’è l’intera macchina da tenere sotto controllo, con qualche punta di soddisfazione: «Grazie a uno sforzo enorme da parte del personale siamo riusciti a completare le nomine in ruolo di docenti e Ata, Ausiliari, tecnici e amministrativi, (solo a Roma sono stati assunti a tempo indeterminato 2.506 insegnanti e 2.736 Ata) - spiega Novelli- C’è chi ha fatto solo una settimana di ferie per mandare avanti il lavoro. Assegnate anche le 5.000 supplenze. Ci sono piccoli vuoti dovuti a rinunce dell’ultimo minuto e assenze, ma siamo soddisfatti, è andata meglio degli scorsi anni». E ora si lavora per dare risorse in più.
«Ho assegnato 177 posti in deroga sul sostegno», sottolinea Novelli. Altri 328 posti saranno aggiunti in applicazione delle sentenze del Tar intervenuto in favore delle famiglie. In tutto, dunque, nel Lazio i posti sul sostegno passano da 8.800 a oltre 9mila. Solo a Roma si passa da 6.500 a oltre 6.800 (ci saranno 140 posti in deroga, altri 221 arrivano dopo sentenze del Tar). E per migliorare il servizio di sostegno 100 docenti sono in formazione presso le università territoriali «sui nuovi modelli didattici». Mentre è in partenza un bando da 100mila euro per progetti delle scuole a sostegno dei ragazzi con disturbi di apprendimento come dislessia e discalculia. Quanto ai collaboratori scolastici, sempre carenti, sono in arrivo 200 posti in più in tutto il Lazio, soprattutto su Roma. «Abbiamo incrementato - spiega Novelli- dove c’erano documentate ragioni di sicurezza, in particolare per la presenza di diversi collaboratori che, a causa della legge 104 (sulla disabilità che esonera i lavoratori da parte dell’orario e delle mansioni, ndr), non possono svolgere il loro lavoro al cento per cento».
A Roma i bidelli sono 7.611, con le deroghe supereranno le 7.800 unità. «Abbiamo 1.600 plessi nella Capitale e nella provincia. I dati dicono che ci sono 4,8 collaboratori per ciascuna sede», sottolinea.
Quanto alle classi pollaio, tema caldo dell’avvio della scuola, il direttore risponde: «Nel Lazio le scuole hanno in media 21,9 alunni, a Roma 22,2, siamo sotto la media Ocse che è di 23. Noi affidiamo alle scuole un organico, sta ai dirigenti non accogliere studenti in eccesso. È una sollecitazione che la stessa Provincia di Roma ha fatto più volte alle scuole». A via Pianciani si guarda al futuro. «Attraverso un accordo con Alma Laurea avvieremo un progetto per l’orientamento dei ragazzi all’università». In collaborazione con il decimo comitato della commissione parlamentare Antimafia sarà avviato un progetto sulla legalità. E in altri sette 7 licei arriveranno i percorsi Esabac, quelli per la doppia maturità italiana e francese.
Tratto da
A.M.
«Ho assegnato 177 posti in deroga sul sostegno», sottolinea Novelli. Altri 328 posti saranno aggiunti in applicazione delle sentenze del Tar intervenuto in favore delle famiglie. In tutto, dunque, nel Lazio i posti sul sostegno passano da 8.800 a oltre 9mila. Solo a Roma si passa da 6.500 a oltre 6.800 (ci saranno 140 posti in deroga, altri 221 arrivano dopo sentenze del Tar). E per migliorare il servizio di sostegno 100 docenti sono in formazione presso le università territoriali «sui nuovi modelli didattici». Mentre è in partenza un bando da 100mila euro per progetti delle scuole a sostegno dei ragazzi con disturbi di apprendimento come dislessia e discalculia. Quanto ai collaboratori scolastici, sempre carenti, sono in arrivo 200 posti in più in tutto il Lazio, soprattutto su Roma. «Abbiamo incrementato - spiega Novelli- dove c’erano documentate ragioni di sicurezza, in particolare per la presenza di diversi collaboratori che, a causa della legge 104 (sulla disabilità che esonera i lavoratori da parte dell’orario e delle mansioni, ndr), non possono svolgere il loro lavoro al cento per cento».
A Roma i bidelli sono 7.611, con le deroghe supereranno le 7.800 unità. «Abbiamo 1.600 plessi nella Capitale e nella provincia. I dati dicono che ci sono 4,8 collaboratori per ciascuna sede», sottolinea.
Quanto alle classi pollaio, tema caldo dell’avvio della scuola, il direttore risponde: «Nel Lazio le scuole hanno in media 21,9 alunni, a Roma 22,2, siamo sotto la media Ocse che è di 23. Noi affidiamo alle scuole un organico, sta ai dirigenti non accogliere studenti in eccesso. È una sollecitazione che la stessa Provincia di Roma ha fatto più volte alle scuole». A via Pianciani si guarda al futuro. «Attraverso un accordo con Alma Laurea avvieremo un progetto per l’orientamento dei ragazzi all’università». In collaborazione con il decimo comitato della commissione parlamentare Antimafia sarà avviato un progetto sulla legalità. E in altri sette 7 licei arriveranno i percorsi Esabac, quelli per la doppia maturità italiana e francese.
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