ROMA – Man mano che si avvicina la data delle prove Invalsi (sono in calendario a maggio) si allarga il fronte del ‘no’. Oltre all’Unicobas – che ha indetto uno sciopero per l’ultima ora del 12 maggio e per la giornata del 13, con l’obiettivo di boicottare la compilazione della scheda psico-attitudinale prevista per il giorno 12 nelle scuole medie e le prove per la primaria in programma per il 13 maggio – contro i test si sono schierati da tempo di Cobas, che hanno pubblicato un elenco di scuole dove sono stati approvati documenti anti prove Invalsi.
Altre organizzazioni, come Retescuole, hanno promosso assemblee e il Tavolo Regionale del Lazio in difesa della scuola statale ha deciso di sostenere la lotta degli istituti che rifiutano i test Invalsi, facendo circolare i documenti che via via vengono prodotti dai Collegi dei docenti e sostenendone le motivazioni attraverso la distribuzione di materiale informativo e volantini.
Il Tavolo Regionale del Lazio in difesa della scuola statale (al quale aderiscono almeno una ventina di sigle di associazioni, sindacati e partiti politici, dal Cidi, alla Flc, all’Idv) ritiene che non siano ”affatto chiari gli obiettivi e le finalita”’ per le quali il ministero ha affidato all’Invalsi il compito di valutare i risultati scolastici di tutti gli alunni delle classi II e V elementari, I e III media e le classi seconde di scuola superiore; che sia ”scorretto il metodo con il quale i docenti sono chiamati, con circolari annuali, a somministrare e correggere prove obbligatorie per gli alunni, in assenza di una fonte normativa che preveda anche tale compito fra quelli previsti per i docenti; che la somministrazione di test, avulsi dalla programmazione didattico-educativa ed estranei agli strumenti di valutazione, che i Collegi e i Consigli di classe adottano all’inizio di ogni anno scolastico, sia un’operazione oltre che illegittima, sbagliata dal punto di vista pedagogico, epistemologico e docimologico”.
Intanto, mentre monta la resistenza contro i test, l’istituto di Frascati ha messo a disposizione on line materiali con i quali gli oltre 500 mila studenti che a giugno dovranno sostenere gli esami di terza media possono allenarsi. La prova nazionale predisposta dall’Invalsi (quest’anno in calendario per il 20 giugno), infatti, ormai fa media per il voto finale e si aggiunge alle verifiche di italiano, matematica e lingue straniere messe a punto dalle scuole.
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