A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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martedì 5 aprile 2011

San Marino, è dislessico un bambino su sette. Riconoscerla è fondamentale


Il Titano centro d’eccellenza internazionale
per i disturbi specifici di apprendimento
Al Dipartimento universitario della Formazione
convegni e corsi per bambini e operatori

di Saverio Mercadante
“Siamo arrivati ad occuparci del tema della dislessia perché all’interno del nostro dipartimento opera un esperto di fama internazionale come Giacomo Stella. Abbiamo cominciato a lavorare insieme circa vent’anni fa istituendo un corso annuale di perfezionamento di psicopatologia dell’apprendimento rivolto a tutti i laureati in psicologia, ai logopedisti e agli operatori scolastici. Da circa quindici anni ci sono operatori che continuano a frequentare i nostri corsi e arrivano addirittura dalla Sicilia e dalla Sardegna. E anche quest’anno l’aula è piena con i suoi trenta iscritti. Il corso non dà punteggi o particolari riconoscimenti ma è riconosciuto come corso professionalizzante ai massimi livelli”. Sono le parole di Tina Meloni, responsabile del dipartimento della Formazione dell’Università della Repubblica di San Marino.
Il corso quest’anno è già iniziato ai primi di gennaio e andrà avanti sino alla fine dell’anno; frequenza mensile e 160 ore di aula sul tema dei disturbi dell’apprendimento, in particolare della dislessia, con la possibilità dello studio di casi clinici specifici. Nel corso degli anni è stato realizzato dal dipartimento il campus per l’autonomia informatica rivolto ai ragazzi tra gli 11 e i 12 anni provenienti da tutte le regioni italiane. Sono dislessici severi e dislessici puri, cioè non hanno altre difficoltà d’apprendimento. Hanno difficoltà nella letto-scrittura e quindi nello studio. Il prossimo corso è in programma dal 20 al 27 giugno. Aperto a 15 bambini, sono sempre presenti almeno un paio di bambini sammarinesi. Il campus è diretto dal prof. Stella e dal prof. Enrico Savelli. Vi partecipano una logopedista, uno psicologo dell’età evolutiva, un esperto d’informatica che proviene da una cooperativa di Bologna che crea programmi specifici per ragazzi che hanno difficoltà di apprendimento. Si lavora in un’aula informatica, mattina e pomeriggio. Sono ospitati nel centro vacanze di Cailungo. E’ prevista anche una visita guidata nel centro storico e nel centro naturalistico.
“Quello che esce fuori in maniera fortissima in quella settimana è il cambiamento di passo nel proprio riconoscimento, nella propria autostima. Il fatto di non essere unici, il fatto di ovviare al loro problema con strumenti anche piacevoli da usare come il pc, li rende tranquilli ed euforici. Questi bambini poi si rivedono a Bologna in cooperativa per fare il punto. E poi ancora una volta a febbraio per capire durante l’anno scolastico che giovamento il corso ha portato. Dopo nove anni possiamo dire che ci sono dei corsisti che adesso frequentano l’università: hanno imparato ad ovviare in modo sostanziale al problema della dislessia”.
Un altro campus organizzato dal dipartimento è rivolto alla lingua inglese. Lo frequentano sedici ragazzi dislessici tra la seconda e la terza media che lavorano nell’aula informatica e con un gruppo di quattro esperti madrelingua. I quali insegnano tecniche specifiche per l’apprendimento dell’inglese.
“Sono un po’ il nostro fiore all’occhiello. Sulla scorta dell’esperienza sammarinese ne stanno nascendo altri in tutta Italia dove da poco è partita la nuova legge sulla dislessia”, afferma con orgoglio il responsabile del dipartimento.
A San Marino c’è più o meno la stessa frequenza italiana di ragazzi dislessici: circa uno ogni sette alunni con diversi gradi dislessia. In genere, sono gli insegnanti che riconoscono queste difficoltà. Il personale insegnante delle elementari e delle medie ha frequentato dei corsi specifici. Il fatto che a San Marino al dipartimento formazione ci sia un centro per i problemi legati alla dislessia di questo livello ha certamente creato un circolo virtuoso e una collaborazione duratura con la scuola sammarinese. Al bambino vengono fatti dei test per verificare con lo psicologo dei disturbi dell’apprendimento se ci sono problemi dislessici o di altro tipo. Il passo seguente, è dare un’informazione corretta alla famiglia e alla scuola affinché il bambino venga aiutato con le tecniche e gli strumenti oggi a disposizione.
“Giacomo Stella - ricorda Tina Meloni - dice sempre che per un bambino dislessico l’uso del computer che fa la correzione ortografica, e l’uso della calcolatrice se il bambino è anche discalculico, non riesce a fare i calcoli a mente, sono importanti tanto quanto lo sono gli occhiali per un miope. Sono strumenti fondamentali. La dislessia è un disturbo che non si rimedia con esercizi specifici. All’inizio ci può essere qualche miglioramento, ma chi è dislessico, di fatto, lo sarà per tutta la vita. Anche se trova delle strategie compensative efficaci. Gli strumenti di oggi possono dare una grandissima mano. Come è pure decisivo che la scuola sappia che un bambino è dislessico. In questo caso, per le prove scritte vengono dati tempi più lunghi. Non è che ci sono più dislessici, ma sono maggiormente riconosciuti come tali ”.
Il ruolo di appoggio della famiglia è altrettanto importante nello studio a casa. Le difficoltà nella lettura in tempi brevi, e nella memoria a breve termine, creano grandi problemi nel ritenere concetti e nozioni. Il bambino dislessico impara moltissimo nell’ascolto del docente in classe e a casa con l’aiuto dei genitori che leggono al loro posto. Ma ci sono anche sistemi informatici, come il Carlo Secondo, che scannerizza la pagina del libro, e poi il pc la legge a voce alta e gradevole a velocità diverse.
Il Dipartimento organizza sul tema da circa dieci anni convegni come quello dello scorso anno dal titolo “Imparare questo è il problema”. In due giorni, sono circa cinquecento i frequentanti.
Il distretto organizza anche attività di formazione attraverso Formacampus per operatori scolastici o extrascolastici che apprendono le tecniche di insegnamento per dislessici.
Un’altra iniziativa: l’Eda Summer School. Lo scorso anno la prima edizione di questo evento legato all’Associazione Europea per la dislessia. Grande successo organizzativo tanto da essere confermato a San Marino anche per quest’anno. Saranno presenti il gruppo dirigente che porta avanti le attività dell’associazione a livello europeo, rappresentanti delle varie associazioni nazionali, esperti e giornalisti che provengono da tutto il continente.



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