A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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mercoledì 6 luglio 2011

Scuola, PD: "Grazie alla Gelmini e al governo, il prossimo anno di lacrime e sangue"

5 Lug 2011
da partitodemocratico.it
"Sta passando sotto silenzio, ma il prossimo anno sarà di lacrime e sangue per la scuola italiana. La ministra Gelmini chiama razionalizzazione e rimodulazione un vero e proprio piano di tagli che metterà la scuola ancora di più in sofferenza: tagli al corpo docente e Ata mentre cresce il numero degli studenti; tagli agli insegnanti e alle classi, che diventano sempre più affollate. Le scuole perderanno autonomia e i relativi vantaggi in termini di qualità dell'offerta formativa". Lo dice la senatrice del Pd Vittoria Franco, in merito all'audizione del ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini in commissione Istruzione al Senato, richiesta proprio dal Pd sugli imminenti tagli alla scuola.
"Se prendo ad esempio la Toscana - prosegue Vittoria Franco - si vede che, a fronte di un aumento degli alunni del 2%, si prevede una riduzione delle classi del 38%, delle cattedre del 17% e degli insegnanti di sostegno del 5%, con gli organici peraltro destinati a restare bloccati nei prossimi anni, secondo quanto prevede la manovra appena approvata. Diventa difficile in questo modo la prevenzione della dispersione scolastica o il sostegno per l'handicap, ridotto ulteriormente, come sembra dalle prime notizie, sempre nella prossima manovra economica. Mancano persino le risorse per pagare le ore di recupero degli studenti con debiti formativi: dai 200 milioni di euro nel 2007 si passa ai 27 di quest'anno. Mentre si è creata una vera emergenza per l'edilizia scolastica. Tutte difficoltà che rendono più complicata anche la piena attuazione della legge sulla dislessia proprio nei passaggi fondamentali nei quali si prevedono piani di studio personalizzati e individualizzati. Insomma - conclude Vittoria Franco - si colpisce in maniera ottusa un bene primario come l'istruzione. Non c'è proprio nulla da difendere sull'operato del governo purtroppo per la nostra scuola".

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