A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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martedì 13 settembre 2011

Scuola, si parte. Ecco che cosa cambia

Tratto da Affaritaliani.it

Sono quasi 8 milioni gli studenti iscritti per l'anno scolastico 2011/2012. Le iscrizioni, spiega una nota del ministero dell'Istruzione, tendono a diminuire nel Nord-Est, nel Sud e nelle Isole; aumentano invece nel Nord-Ovest e nel Centro. Il numero di studenti per classe rientra nella media Ocse.
AUTUNNO CALDO, SI PARTE IL 7 OTTOBRE -Sarà dunque un autunno caldo, tra mobilitazioni, flash mob e proteste, quello degli studenti sempre più intenzionati a "riscrivere" il sistema scolastico pensato dal ministro Mariastella Gelmini. "Oggi armati di scontrini, calcolatrici, volantini e numeri giganti, al suono della prima campanella abbiamo presentato il conto al governo e al ministro Gelmini, facendo vedere i danni che questo governo che non sa contare sta causando all'Italia che conta". L'avvio delle lezioni inizia con la protesta degli studenti medi, che stamani hanno organizzato un flash mob davanti a un istituto romano per "dire no ai tagli all'istruzione". In una nota la Rete degli studenti spiega: "Sono mesi che sentiamo parlare di bilanci, conti e manovre ma nessuno parla di investimenti sull'istruzione e sul nostro futuro. Ci siamo stufati di essere in balia di un governo che da i numeri, che da un lato taglia 8 miliardi di euro alla scuola pubblica, mette in ginocchio gli enti locali eliminando ogni prospettiva di diritto allo studio, taglia insegnanti lasciandoci con classi pollaio e edifici fatiscenti, e dall'altro lato parla di rigore e merito, lasciando intatti i privilegi di chi evade e continua a lucrare a spese del nostro futuro".

Le iniziative di oggi in tutte le città d'Italia, fanno sapere, "sono soltanto l'inizio di un lungo autunno di mobilitazione, siamo stanchi di stare alla finestra e di essere considerati l'ultima ruota del carro, vogliamo riprenderci questo Paese". E insistono: "Siamo stufi di sentirci ripetere da un ministro che non sa fare altro che approvare i tagli di Tremonti e nascondersi dietro iniziative populiste che difendiamo la scuola del passato, quando invece con le nostre idee per cambiare la scuola pubblica abbiamo riempito e continueremo a riempire intere piazze. Ed e' quello che faremo il primo ottobre, insieme all'Unione degli Universitari invadendo le piazze piu' importanti di tutte le citta' d'Italia, con striscioni enormi in cui riscriveremo e faremo vedere la scuola e l'universita' che vogliamo, iniziando un lungo percorso di partecipazione che prendera' vita nei prossimi mesi nei luoghi della formazione con assemblee e iniziative". Poi il 7 ottobre manifestazione "con cortei ovunque, portando in piazza la scuola, l'universita' e il Paese che vogliamo".
LE NOVITA' - Dal numero degli alunni ai libri digitali, ecco i numeri e le novità del ritorno sui banchi: IscrizioniTutti i nuovi Licei introdotti dalla Riforma registrano una crescita delle iscrizioni. Aumentano gli iscritti agli Istituti tecnici, mentre diminuiscono quelle ai professionali.
BORSE DI STUDIO - Gli studenti che hanno ottenuto 80 centesimi all'esame di Stato avranno la possibilità di affrontare un ulteriore test nazionale che metterà in palio borse di studio da 10 mila euro. I test saranno elaborati dall'Invalsi e non valuteranno la preparazione strettamente scolastica degli studenti ma le competenze di base. Partiranno i primi 59 istituti tecnici superiori con l'intento di riorganizzare il canale della formazione superiore non universitaria. Partirà il concorso per circa 2.300 posti da dirigente scolastico. Per la prima volta i libri che saranno adottati quest'anno per il prossimo anno scolastico dovranno essere testi anche in formato elettronico. Nell'anno accademico 2011-2012 saranno attivati primi in Europa i corsi di perfezionamento per dare agli insegnanti la patente Clil (cioè per poter insegnare una disciplina non linguistica in lingua straniera). Le famiglie degli alunni disabili potranno contare su oltre 94 mila docenti. La percentuale massima di alunni stranieri per classe potrà essere del 30%. Gli alunni stranieri nell'ultimo decennio sono passati da 147 mila a oltre 700 mila.
TEMPO PIENO - Prosegue anche l'incremento del tempo pieno: dall'anno scolastico 2003/04, 270mila alunni e 7mila classi in più. Per l'anno scolastico 2011/2012, il Miur ha avviato l'immissione in ruolo di 30.300 docenti e di 36mila Ata.
ISTITUTI TECNICI SUPERIORI - Partiranno a settembre, dopo l'approvazione del Regolamento da parte della Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio scorso, i primi 59 Istituti Tecnici Superiori, strutture speciali di alta tecnologia costituite con l'intento di riorganizzare il canale della formazione superiore non universitaria. Gli ITS consentono di conseguire il Diploma di Tecnico Superiore, con conseguente accesso al mondo del lavoro nell'ambito del settore di specializzazione, ma offrono anche la possibilità di proseguire gli studi all'Università per il conseguimento del titolo di laurea con appositi CFU riconosciuti al termine del percorso biennale degli ITS (come previsto dalla legge 240/2010 di riforma universitaria). Agli ITS possono iscriversi i diplomati che intendono conseguire il Diploma di Tecnico Superiore, per poi inserirsi velocemente nel mondo del lavoro e procedere anche negli studi. Su 59 ITS regolarmente costituitisi per il primo biennio, circa 15 hanno già pubblicato, durante l'estate, il proprio bando di selezione per l'ammissione ai corsi biennali. Sono state già raccolte 750 pre-iscrizioni per i soli 15 ITS. Si stima che tra settembre e ottobre oltre 5mila domande saranno esaminate dalle commissioni preposte alla pre-selezione e alla valutazione dei titoli. Gli ITS in Italia: 3 in Abruzzo, 3 in Campania, 7 in Emilia Romagna, 2 in Friuli Venezia Giulia, 7 nel Lazio, 4 in Liguria, 7 in Lombardia, 3 nelle Marche, 1 in Molise, 3 in Piemonte, 3 in Puglia, 1 in Sardegna, 5 in Sicilia, 3 in Toscana, 1 in Umbria e 6 nel Veneto.
CONCORSO PRESIDI - Partirà il concorso per circa 2.300 posti da Dirigente Scolastico che permetterà di dare una risposta concreta al fabbisogno dei singoli istituti, in particolare alle scuole in reggenza. Libri digitali - Per la prima volta, obbligatoriamente per legge, i libri che saranno adottati quest'anno per il prossimo anno scolastico dovranno essere testi anche in formato elettronico. Una novità che garantirà un consistente risparmio alle famiglie. Corsi CLIL per docenti - Nell'anno accademico 2011/2012 saranno attivati i corsi di perfezionamento per dare agli insegnanti la patente CLIL (cioè per poter insegnare una disciplina non linguistica - es. storia, scienze, ecc - in lingua straniera). I corsi, in 60 CFU, richiedono, per potervi accedere, l'abilitazione e un livello di competenza linguistica C1 in lingua straniera. L'Italia è il primo paese in Europa ad aver messo a ordinamento il CLIL, seguendo le indicazioni dell'Unione Europea. Il percorso, nelle parole di David Marsch, massimo esperto europeo della metodologia CLIL, è «innovativo ed unico nell'Unione Europea. Numerosi sforzi sono stati fatti negli Stati membri nella formazione iniziale dei docenti per introdurre la metodologia CLIL, ma le indicazioni non risultano così complete ed integrate come in questo caso.
IL CARO LIBRI -  Il Codacons stima che quest'anno per mandare i figli a scuola, le famiglie spenderanno l'8% in più, tra libri e corredo scolastico. E mentre c'è chi va a caccia dell'affare su internet (in aumento le vendite su e-Bay), Federcartolai propone un kit contro il caro prezzi: con 19.90 euro si possono acquistare zaino, astuccio e cancelleria varia. L'associazione dei contribuenti italiani Contribuenti.it ha poi posto l'accento sull'annoso problema dell'edilizia scolastica: due scuole su tre non sono a norma e devono essere messe in sicurezza. Il tutto mentre a Milano si protesta per la "classe ghetto" della scuola primaria di via Paravia, bloccata sul nascere dal ministro dell'Istruzione Gelmini: troppo pochi gli alunni e soprattutto tutti stranieri.
E-BOOK - Le nuove tecnologie hanno stregato gli studenti: studierebbero più volentieri se al posto del classico book nel futuro prossimo le scuole adottassero solo gli e-book. Palmari, smartphone e tablet sono il pane quotidiano per la generazione 2.0, quella che cataloga i libri cartacei nella categoria vintage. Secondo uno studio dell'associazione Comunicazione Perbene, il 71% degli studenti andrebbe più volentieri a scuola se gli strumenti didattici fossero più tecnologici. Nel corso di quest'anno scolastico, per direttiva del ministero dell'Istruzione, le scuole saranno chiamate per la prima volta ad adottare per il 2012-2013 libri digitali o misti in sostituzione dei tradizionali libri cartacei. Con buona pace dei portafogli delle famiglie, che, secondo le stime del Ministero, riuscirebbero a risparmiare fino a 100-110 euro l'anno. Ma i ragazzi non si accontentano, vorrebbero una scuola definitivamente svecchiata. Vorrebbero leggere Dante direttamente sul loro tablet, connettersi alla rete anche in classe, annotare gli appunti direttamente sui notebook, utilizzare le applicazioni-scuola per gli smartphone. E gli istituti, dal canto loro, ci provano, tentano di rimanere al passo con i tempi. Già da qualche anno le comunicazioni scuola-famiglia si sono velocizzate grazie a web e cellulare (in alcuni istituti non c'è scampo per chi marina la scuola, i genitori vengono informati in tempo reale sulle assenze con un sms) e le lavagne interattive multimediali installate in tutta Italia sono arrivate a quota 25.800. Gli editori dei libri di testo si sono già attrezzati, proponendo cataloghi e convenzioni con le scuole che intendono adottarli. E in alcune scuole le sperimentazioni sono già partite

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